Dopo le polemiche sulle sue dichiarazioni riguardanti i botti di fine anno, l’avvocato Gianni Menna scrive a ZonaLocale.it per replicare e fare alcune considerazioni sulla politica vastese. Pubblichiamo ampi stralci della sua lettera aperta.
Non é possibile nemmeno immaginare che, nel riportare e rendere pubblici alcuni fatti di evidente malcostume e di una certa gravità che purtroppo, anche in tempi lontani dalla festività natalizie, vengono posti in essere da ignoti maggiormente nel centro storico di Vasto, si debba o si possa gridare all’esagerazione anziché all’esasperazione di quanti, maggiormente, risiedono nel “cuore” della nostra amata cittadina. Nessuno fraintenda, il mio riferimento non é rivolto all’annosa questione della diffusione della musica fuori e dentro i locali di intrattenimento presenti nel centro di città e altrove ma alla superiore necessità di recuperare quel minimo di senso civico che consenta alla collettività di convivere con maggiore serenità, spirito collaborativo e, soprattutto, con la sana e piena consapevolezza che i diritti dell’uno finiscano, effettivamente, dove iniziano quelli degli altri.
E’ evidente che tale auspicio non potrà mai essere consacrato in alcuna ordinanza sindacale. Anzi, l’evenienza, é sicuramente da scongiurarsi.
Diversamente, se avessi avuto il necessario e personale “ardimento” di voler rendere pubblica la mia opinione sulla gestione della “movida” vastese, da semplice cittadino, avrei dovuto ricordare a me stesso, a titolo di mero esempio, che la stagione estiva vastese, da anni e con tragica puntualità, si apre e si chiude con due grandi eventi: 1) l’estensione e la durata dell’isola pedonale a Vasto Marina; 2) l’orario di chiusura dei locali notturni, con l’unica inevitabile conseguenza che a dominare, fintanto che non prevarrà la ragione e la reale volontà di decidere una volta per tutte, sarà l’incertezza, la confusione nonché l’insana voglia di gestire il tutto a colpi di “ordinanze” e questo, non lo auguro, neanche a chi mi é tremendamente antipatico.