Capodanno col metal detector sulla spiaggia di Vasto Marina. In genere, i cercatori d’oro e preziosi si vedono a settembre quando, alla fine della stagione balneare, la sabbia diventa un giacimento di oggetti smarriti.
Il metaldetecting non è vietato dalla legge, ma esiste un codice di comportamento: richiudere le buche scavate e chiedere il permesso ai titolari delle concessioni balneari cosa, quest’ultima, che avviene molto raramente.
Un apparecchio costa dai 200 ai 1500 euro. Esistono anche i sandali con metal detector incorporato, che possono scandagliare fino a 60 centimetri di profondità. Il prezzo va dai 40 euro in su.
Gli appassionati aumentano di anno in anno in tutta Italia. Fanno il giro delle spiagge per coltivare un hobby che per alcuni è anche molto redditizio. Le monete diventano proprietà di chi le ha trovate, mentre diverso è il discorso per gli ori: di catenine, anelli e bracciali va dichiarato il ritrovamento alle forze dell’ordine, in modo da verificare se il proprietario ha fatto denuncia di smarrimento. Se entro 12 mesi il titolare non ne reclama la proprietà, il ritrovatore può appropriarsi dell’oggetto smarrito.
Si stima che ogni anno, nelle spiagge di tutta Italia, vengano smarriti oggetti personali per un totale di 7 milioni di euro. Nella top ten ci sono portafogli (74%) e occhiali (62%); seguono gioielli (57%), teli mare (43%), cellulari (42%), lettori musicali, le chiavi di casa o della macchina (49%), computer portatile (21%), il passaporto, l’orologio e la fede nuziale.