“Nella notte del 30 dicembre in piazza Caprioli abbiamo sentito dei boati fortissimi. Sono state esplose quattro bombe carta”. Lo racconta a ZonaLocale.it l’avvocato Gianni Menna, che insieme alla famiglia risiede nella storica piazzetta del centro di Vasto.
“Erano le 3. Abbiamo sentito quattro esplosioni spaventose, che hanno fatto tremare la casa”, dice il legale.”Il bimbo si è svegliato e poi non è riuscito a prendere sonno. Di conseguenza, notte insonne anche per noi genitori. Quando ho sentito quei boati, ho chiamato immediatamente il 113. Dal Commissariato hanno mandato una volante. Sono sceso giù e ho raccontato ai poliziotti l’accaduto. Servirebbero più controlli mirati a limitare l’uso dei botti illegali”.
Durante quella nottata, qualcuno si è divertito a far scoppiare botti di grandi dimensioni e pieni di polvere da sparo anche in altre zone del centro.
Attorno all’una, infatti, la polizia era intervenuta in via delle Croci, vicino all’ingresso della curva Tobruk dello stadio Aragona.
Proprio nell’aiuola in cui si trova il monumento delle Croci mani ignote avevano piazzato una bomba carta.
La deflagrazione ha danneggiato un’auto parcheggiata lì di fianco, frantumandone il deflettore.
L’esplosione del 30 dicembre – Un boato fortissimo che ha fatto tremare i vetri delle finestre. Un’esplosione che ha turbato il sonno dei residenti di via delle Croci, in pieno centro di Vasto.
Indaga la polizia su quanto accaduto in nottata lungo la salita che collega via Vittorio Veneto e via Canaccio con l’area dello stadio Aragona.
Il botto ha danneggiato un’auto in sosta. I residenti hanno chiamato il 113. La centrale operativa del Commissariato di via Bachelet ha inviato sul posto una volante per raccogliere le testimonianze e avviare un’inchiesta.
La bomba carta ha svegliato tutto il quartiere. Sono i giorni in cui anche a Vasto tante persone comprano i botti di Capodanno, da esplodere alla mezzanotte del 31 dicembre, la notte del veglione di San Silvestro.
Oltre a quelli consentiti e venduti secondo le prescrizioni di legge, esiste da decenni un mercato clandestino dei fuochi artificiali illegali.
Finanza, carabinieri e polizia cercano i petardi di genere proibito per sequestrarli.
Il più pericoso in circolazione si chiama Spread ed è grande quasi come un pallone da calcio. A Teramo i poliziotti della squadra mobile hanno sequestrato 40 chili di polvere da sparo contenuta in 800 giochi pirotecnici di quarta e quinta categoria.