Creare lavoro. Il problema occupazione al primo posto della campagna elettorale di Lina Marchesani. Ex sindacalista, da 6 anni e mezzo assessore comunale a Vasto, si candida alle primarie con cui gli elettori del Partito democratico scelgono chi si dovrà presentare alle elezioni politiche del 2013.
“Perché ho scelto di partecipare a questa competizione? E’ stata una decisione presa all’ultimo, quando si sono accelerati i tempi, vista la caduta del Governo Monti e le elezioni anticipate”, dice la Marchesani.
“Ho già alle spalle una discreta esperienza politica: nel 2007 sono stata eletta nella Costituente del Partito democratico che proprio allora veniva fondato da Walter Veltroni, nelle ultime due elezioni comunali sono stata la terza più votata di tutte le forze politiche. Ma bisogna sempre confrontarsi e verificare il giudizio dei cittadini. In più, il regolamento voluto da Bersani per queste primarie riserva alle donne almeno il 33% dei posti nelle liste elettorali.
Credo, inoltre, che in questo momento di crisi io possa mettere a disposizione del partito e dei cittadini la mia esperienza lavorativa: ho lavorato in una grande azienda come la Pilkington, dove sono stata assistente dei massimi dirigenti e ho svolto 25 anni di rappresentanza sindacale. Oggi tanta gente perde il lavoro. Dalla sola Pilkington sono usciti oltre 300 interinali. Un problema grave, come dimostrano i negozi vuoti perché la gente non ha soldi da spendere. Non possiamo pensare di vivere di solo turismo. Servono anche le aziende e il commercio. Se i cittadini decideranno di eleggermi, metterò il lavoro al primo posto. E anche la qualità del lavoro. Tutto questo si deve raggiungere attraverso lo snellimento della burocrazia: in un mese un’impresa deve poter aprire e iniziare a produrre”.