I tagli delle Ferrovie colpiscono pesantemente la stazione di Vasto-San Salvo, declassata ormai con cadenza annuale. Sempre meno treni si fermano nello scalo di contrada San Tommaso. E i passeggeri sono costretti a cambiare convoglio a Pescara, se vogliono raggiungere le città del Nord. Disagi che vivono sulla loro pelle studenti e lavoratori, ancor di più nell’affollato periodo natalizio. Problemi anche per i pendolari delle tratte brevi.
Una coppia di treni notturni che colleghi il Vastese con Pescara a tarda sera, quando lo scalo di Vasto-San Salvo diventa una stazione fantasma ed è impossibile trovare una coincidenza coi Frecciabianca in partenza dal capoluogo adriatico. E’ quello che hanno chiesto la Confederazione Cobas di Vasto e la Confederazione Cobas Trasporti alla Sangritana, società della Regione Abruzzo che si occupa din collegamenti su gomma e su rotaia.
Nell’incontro col dirigente Foglietti, “abbiamo portato all’attenzione della direzione della Sangritana tutti i punti critici e le possibilità di sviluppo: dalla razionalizzazione del trasporto gomma-ferro per evitare sovrapposizioni e migliorare la rete del trasporto dell’azienda regionale, alla possibilità di coprire con propri treni quelle fasce orarie scoperte che tanto disagio stanno provocando”, spiegano i Cobas in una nota.
“La Confederazione Cobas di Vasto, che si sta facendo promotrice anche di un comitato pendolari del Vastese, ha fatto presente l’impellente urgenza di avere una coppia di treni, uno con partenza da Termoli nella fascia 22-23, per connettersi con gli intercity notte di Trenitalia in direzione nord, l’altro con partenza da Pescara Centrale nella fascia 22:30 23 con direzione Termoli, per evitare il totale isolamento che questo pezzo di costa adriatica, così importante per il turismo, ma anche e sopratutto per la presenza di tanti pendolari, giovani, lavoratori, che dopo le 21:15 dalla stazione di Pescara Centrale non hanno più soluzioni per rientrare a Vasto. La direzione di Sangritana, che riteniamo essere una risorsa preziosissima per questo territorio, visto anche lo sviluppo turistico che si appresta a dare alla nostra regione riattivando linee di elevata valenza turistica e di grande utilità per la mobilità dell’intero Abruzzo, ci ha garantito che saranno prese in considerazione le nostre proposte, fermo restano che ogni innesto di nuovi treni nell’orario ferroviario deve avere l’avallo di Reti ferroviarie italiane, cui rivolgiamo un accorato appello per restituire la giusta importanza alla mobilità sulla linea adriatica”.