“Questo è il modo migliore di rispondere al quanti, sull’onda emotiva, invocano provvedimenti che nulla hanno a che fare col mondo democratico”. Aprendo la conferenza stampa sull’istituzione della rete antiviolenza, Luciano Lapenna risponde alle polemiche sulla sicurezza piovutegli addosso dopo il Consiglio comunale di martedì e l’omicidio di ieri: negli ultimi 14 mesi, è il sesto nel Vastese, il quarto a Vasto. L’opposizione è tornata a chiedere il censimento degli stranieri, l’istituzione dei volontari per la sicurezza (le cosiddette ronde) e la videosorveglianza.
“Centotrenta omicidi dall’inizio dell’anno in Italia. E’ una vera emergenza nazionale”, riflette il vice sindaco, Antonio Spadaccini.
L’ultima tragedia, consumatasi ieri a Vasto, è l’assassinio di Michela Strever, ritrovata esanime, legata e imbavagliata dentro la sua casa di via Villa de Nardis, nelle campagne a Nord-Ovest della città. Nel giorno successivo al dramma l’amministrazione comunale presenta la rete antiviolenza finalizzata a prevenire e combattere la violenza di genere. Ne fanno parte, tra gli altri, Prefettura, Comune, polizia municipale, Akon Service, associazione Ananke, Asl, Sert e Sportello Donnattiva.
“Dalla riapertura della struttura, abbiamo affrontato i problemi di 30 donne, 11 di queste le abbiamo ancora in carico. Ventotto i casi di violenza domestica, 2 quelli di stalking”, riassume Felicia Zulli, responsabile di Donnattiva.
La finalità dell’intesa firmata stamani in municipio è “contrastare il fenomeno della violenza di genere e ad istituire una collaborazione fattiva tra le istituzioni che intercettano il fenomeno affinché vengano promosse e realizzate azioni più incisive nel contesto cittadino”, spiega Spadaccini.
Foto – Vasto, istituita la rete antiviolenza
Presentata in municipio la rete antiviolenza.