“Non posso escludere che il mio assistito sia indagato. Al momento non lo so”, dice l’avvocato Arnaldo Tascione. E’ stato interrogato dai carabinieri fino alle 5 del mattino Antonio, il fratello di Michela Strever, la 73enne legata e uccisa in casa con dei pezzi di carta che le hanno intasato la bocca, soffocandola.
“Antonio è stato sentito due volte dagli inquirenti, con cui ha collaborato. I rapporti con sua sorella erano buoni”, afferma Tascione. “Si tratta di un’indagine complessa. Solo dall’esito di tutti i rilievi otterremo un quadro completo della situazione”.