Domani, giovedì 20 dicembre, sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Michela Strever. Dall’esame potranno essere accertati l’orario e le cause della morte. Gli inquirenti proseguono nelle indagini alla ricerca dei responsabili dell’omicidio.
Ore 18.20 – E’ stato trasferito presso l’obitorio del San Pio da Pietrelcina di Vasto il corpo senza vita di Michela Strever. Nell’abitazione dove si è consumata la tragedia sono rimasti alcuni carabinieri per completare i rilievi.
Ore 17.40 – Continuano i rilievi dei carabinieri della sezione scientifica. Non viene tralasciato nessun particolare, sia all’interno dell’abitazione che negli spazi esterni.
Ore 16.36 – In caserma verrà ascoltato anche il fratello della vittima che questa mattina è stato il primo a rinvenire il corpo della donna.
Ore 15.50 – In programma a breve una riunione in caserma alla quale parteciperanno Carabinieri, Ris, i magistrati Ciani e Medori e il medico legale Falco.
Ore 15.40 – La vicenda si tinge di giallo, il medico legale Pietro Falco non conferma la morte per soffocamento: “Al momento non possiamo dirlo”. Potrebbe anche non essersi trattato di una rapina.
Ore 15.15 – Il medico legale Pietro Falco uscendo momentaneamente dall’abitazione all’interno della quale è avenuto il delitto ha dichiarato: “La vicenda è ancora intricatissima”.
Ore 14.50 – Si attendono i Ris da Roma in viaggio a bordo di un elicottero, ma ci sono alcuni problemi meteo che ritardano il loro arrivo.
Ore 14.15 – Attoniti i vicini di casa, increduli per l’accaduto. “Era una donna buona. La chiamavamo zia Linuccia. Ci veniva sempre a trovare a casa. Lo avrebbe fatto anche a Natale”, raccontano due ragazzi appena tornati da scuola. Distrutti dal dolore Maria, Antonio ed Elda Strever, i fratelli della 73enne assassinata dai ladri.
Ore 13.40 – Nell’abitazione c’è Pietro Falco, il medico legale della Asl, per la ricognizione cadaverica. A lui sarà affidata l’autopsia. Si attende l’arrivo dei militari del Ris, reparto investigazioni scientifiche di Roma. Gli investigatori rimangono dentro la casa del delitto. Le operazioni saranno ancora lunghe. Intanto, è partita la caccia ai ladri-assassini.
Ore 13.10 – “In casa c’erano 50 euro”, dice la cognata della vittima. Michela Strever è stata picchiata, legata, imbavagliata e uccisa per pochissimi soldi.
Ore 13 – Non ci sono segni si scasso su porte e finestre. Potrebbe essere stata la vittima stessa ad aprire ai ladri. “Era una donna molto gentile, parlava con tutti”, racconta una vicina.
Ore 12.40 – Nella stanza del delitto si trovano due magistrati: i sostituti procuratori Giancarlo Ciani ed Enrica Medori. Con loro gli investigatori della scientifica.
Ore 12.35 – Per entrare in casa, il fratello di Michela Strever è stato costretto a rompere il vetro di una finestra al primo piano dell’abitazione. Il corpo esanime della 73enne si trovava al piano terra. Dopo averla picchiata e legata, i ladri le avevano messo in fazzoletto in bocca per non farla parlare. La donna era nubile e lavorava in campagna.
Ore 12.30 – Sarebbe morta per soffocamento Michela Strever, 73 anni, la donna trovata morta in casa. Il macabro ritrovamento è stato fatto dal fratello che stamani, attorno alle 8.30, ha chiamato il 115. I vigili del fuoco sono accorsi sul posto, hanno constatato la morte violenza della penzionata e allertato i carabinieri.
Ore 12.25 – La donna, Michela Strever, 73 anni, è stata ritrovata legata in casa. E’ confermato: i ladri l’hanno picchiata, imbavagliata e legata. Forse la pensionata ha cercato di regire ed è stata presa con violenza e immobilizzata.
Ore 12.25 – In base alle prime informazioni ufficiose, la donna viveva da sola. Da casa sarebbero spariti cellulare e chiavi.
Ore 12 – La vittima è una donna. Si fa strada sempre di più l’ipotesi che si sia trattato di un raid tentato dai ladri durante le ore serali o notturne e sfociato nel sangue. Sul posto si trova una squadra di vigili del fuoco insieme a dei carabinieri in borghese. Si trovano dentro la casa, al cospetto del cadavere. Una pattuglia di militari in divisa è appena ripartita.
La prima notizia – E’ ancora avvolto nel mistero il ritrovamento di un cadavede in una vecchia casetta di campagna di località Villa de Nardis, nella parte Nord-Ovest di Vasto. Potrebbe essere stata la tragica conseguenza di una rapina sfociata nel sangue.
Sul posto sono giunti attorno alle 8.40 di oggi i vigili del fuoco del Distaccamento di via Madonna dell’Asilo, che nell’abitazione hanno rinvenuto il corpo esanime di una persona anziana. C’è anche il procuratore di Vasto, Francesco Prete.
I pompieri hanno subito allertato i carabinieri, giunti sul posto per indagare sulle cause della morte.
Giuseppe Mancini – Giuseppe Ritucci – Michele D’Annunzio