Non potrà rientrare a casa. E’ il provvedimento emesso dalla magistratura vastese nei confronti di D.M.R., 44 anni, un uomo che avrebbe picchiato e maltrattato la moglie.
“E’ il terzo caso avvenuto a Vasto nel giro di pochi mesi, ma il copione è sempre uguale. Sempre la stessa scena, la stessa furia cieca di un uomo nei confronti di una donna, lo stesso dolore vissuto in silenzio per paura di ritorsioni fisiche”, spiega il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di Vasto.
“Una donna ridotta allo stremo da una sottile, ripetuta e perversa forma di violenza fisica e psichica messa in atto dal marito. Ancora una volta una storia di violenze e soprusi vissuta nell’ambito familiare. Questa è la vicenda di una giovane donna che aveva pensato di aver coronato il suo sogno sposando l’uomo della sua vita, invece per lei, dopo il matrimonio, si erano aperte le porte dell’inferno.
I problemi erano iniziati quando la vittima aveva cominciato a manifestare insofferenza per la continua invadenza della suocera, a cui il marito faceva riferimento continuamente.
Da qui aveva cominciato a maltrattare la donna, la offendeva, la schiaffeggiava anche in presenza dei genitori di lei che erano costretti ad assistere a scene di violenza senza poter interferire per non scatenare ulteriori conseguenze. L’uomo aveva continuato con tali comportamenti anche quando la donna era in stato di gravidanza. Era solito abusare di alcol e quando rincasava ubriaco sistematicamente la picchiava.
In più occasioni la malcapitata aveva chiesto aiuto alla vicina che l’aveva accolta in casa nel pieno della notte, tremante e terrorizzata. Anche con la nascita della loro bambina le cose non erano cambiate. La donna aveva mantenuto il silenzio, portandosi dentro il dolore della situazione che giornalmente era costretta a vivere. Quando non riusciva a nascondere i vistosi lividi sul corpo e quando le lesioni erano tali da ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso, si giustificava dicendo di essere scivolata in casa.
Le violenze, le percosse ed i soprusi si sono succeduti nel tempo creando nella donna un vero e proprio stato di soggezione psicologica. Un rapporto coniugale caratterizzato da continue vessazioni perpetrate dal marito al solo scopo di mortificare e denigrare la vittima, anche in presenza della loro piccola di appena un anno.
Dopo aver subito l’ennesima aggressione, avvenuta di recente, con lesioni repertate in pronto soccorso, la donna esasperata ha detto basta. Ha deciso, non senza iniziali tentennamenti, determinati sia dalla paura che dalla volontà di non turbare un equilibrio familiare che non c’era mai stato, di raccontare tutto alla Polizia.
Personale del Commissariato ha raccolto il racconto della vittima, supportato anche dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni presenti ai fatti che hanno confermato i gravi atti di prevaricazione e violenza, oltre che dalla documentazione medica che attestava le lesioni subite.
Ritenuti gravi gli elementi a carico del marito violento che ne denotano una spiccata pericolosità, il Giudice del Tribunale di Vasto ha ritenuto necessaria la misura cautelare dell’immediato allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento ai luoghi normalmente frequentati dalla vittima e dai suoi familiari, con particolare riferimento a quello lavorativo.
Identificato per D.M.R., di anni 44, l’uomo dovrà attenersi scrupolosamente alle prescrizioni imposte, in caso contrario rischia il carcere”.