Erano parcheggiate nella zona del casello di Vasto Nord: Porche Cayenne, Alfa 159 station wagon e Audi A8 sono state avvistate giovedì, il giorno prima della rapina, non lontano dallo svincolo dell’A14. Sarebbe partito da lì il commando che ha messo a ferro e fuoco il tratto vastese dell’autostrada, assaltando il portavalori e aprendolo come una scatola di sardine per rubare 600mila euro.
Polizia e carabinieri devono ancora recuperare 350mila euro del malloppo arraffato dai rapinatori che venerdì scorso hanno sparato a raffica con fucili e kalashnikov sul furgone blindato dell’istituto di vigilanza Aquila di Ortona. Sono in carcere rispettivamente a Vasto e Campobasso Simone Di Gregorio, 35 anni, di San Salvo, e Vincenzo Costantino, 40enne di Cerignola (Foggia). Concorso in tentato omicidio, rapina a mano armata, ricettazione e favoreggiamento: sono queste le accuse formulate, a vario titolo, nei confronti dei due arrestati e delle altre 6 persone ancora ricercate. Il sospetto è che la base del commando si trovi nel Foggiano. Il fatto che le tre auto utilizzate nell’assalto al chilometro 446, sul viadotto Prascovia, e poi bruciate pochi chilometri più a Sud, in località Villaggio Siv, si trovassero vicino al casello, lascia pensare che i rapinatori fossero giunti nel Vastese almeno un giorno prima del colpo.