E’ tornato il libertà il supplente 65enne accusato di aver maltrattato 14 alunni di una scuola di Vasto. “Gli arresti domiciliari sono stati revocati”, dice a ZonaLocale.it il suo avvocato, Concezio Di Risio. L’insegnante è tornato un uomo libero in attesa del giudizio immediato, che si terrà a marzo nel palazzo di giustizia di via Bachelet.
“Abbiamo chiesto noi l’interrogatorio che l’insegnante ha sostenuto dinanzi al pubblico ministero, Giancarlo Ciani, e che è stato prodromico alla revoca degli arresti domiciliari”, afferma il legale dell’indagato.
L’uomo aveva svolto l’attività di supplente per quasi 3 mesi, dal 28 settembre al 17 dicembre 2011. Il 7 dicembre, però, il dirigente dell’istituto scolastico gli aveva già sospeso l’incarico per 10 giorni e senza stipendio.
Il provvedimento restrittivo nei confronti del 65enne è scattato lo scorso 12 ottobre, quando la polizia gli ha notificato l’ordine di custodia cautelare ai domiciliari firmato dal giudice per le indagini preliminari, Anna Rosa Capuozzo su richiesta dei pm Francesco Prete e Giancarlo Ciani. Il dirigente del Commissariato di Vasto, Cesare Ciammaichella, ha rivelato la presenza di “quaranta testimoni” che inchioderebbero l’indiziato alle sue responsabilità. “In 14 casi, riconducibili ad altrettante vittime, abbiamo riscontri pieni e incontrovertibili”, ha dichiarato il vice questore.
Fin dall’inizio, la difesa ha sostenuto che “tutt’al più, si poteva parlare di abuso di mezzi correttivi in qualche circostanza” e che l’uomo “ha già chiesto scusa ai diretti interessati”. L’uomo era già stato condannato per atti di libidine nei confronti di minori (con condanna già passata in giudicato) e ratto di minori. “Un fatto – ha detto Di Risio – accaduto 32 anni fa per il quale ha già pagato il conto con la giustizia”.
A marzo il processo con rito immediato. L’insegnante deve rispondere di accuse pensanti: maltrattamento verso fanciulli, falsità ideologica in atto pubblico commessa da privati, omessa denuncia di armi e cessione di armi a privati senza titolo.