Per oltre 60 anni è stato il cantore della vastesità. In città lo conoscevano tutti. E’ morto Enzo Ronzitti o, più semplicemente, Il Cavaliere. Si è spento oggi. Aveva 78 anni.
“Io sono stato nominato cavaliere prima di Berlusconi”, amava ripetere in una delle sue tante, celebri battute che rimarranno alla storia di Vasto. Era una persona gioviale. Aveva un sorriso per tutti, una parola gentile per ogni persona che incontrava. Non c’è un vastese che ricordi di averlo visto arrabbiato.
La vastesità – Nominato cavaliere del lavoro il 2 luglio 1970 dall’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, Enzo Ronzitti è stato per decenni l’emblema della vastesità. Il suo essere vastese era contagioso. Non perdeva occasione di tirar fuori dal cilindro un proverbio dialettale o qualche parola nascosta nei meandri del vernacolo e ai più sconosciuta. E poi ne spiegava il significato, in un crescendo di aneddoti e battute che ricordavano la Vasto che fu e che lui teneva sempre viva nella tradizione e nei cuori delle persone. Anche dei più giovani. Anche di chi è vastese d’adozione o solo di passaggio da queste parti.
La musica – Aveva la passione per la musica e, in particolare, per la canzone popolare italiana e dialettale. In centinaia di serate conviviali era solito prendere la chitarra e intrattenere parenti, amici, ospiti e anche persone sconosciute. Spesso lo ha fatto insieme all’amico di sempre, Tonino Di Santo, noto come Il Capitano. Anche negli ultimi tempi, quelli in cui la salute e le forze al Cavaliere cominciavano a venir meno, in giro si vedevano insieme: Il Capitano alla guida della sua Punto bianca e Il Cavaliere al suo fianco. Ora Tonino si sentirà solo, senza il suo amico e compagno di tante serate. Sono stati una coppia formidabile, dotata di un’elevata capacità d’improvvisazione sia nella tradizione canora italiana, sia nel canto dialettale vastese: da Nel blu dipinto di blu a La scaffette, da Caruso a Lu Uaste è bell’ e terra d’eure. Per finire con il classico Arrivederci intonato dal Capitano.
E poi gli immancabili appuntamenti d’inizio anno con La Pasquetta, lu Sand’Andunie e il San Sebastiano quando, insieme a Il Capitano, Il Tenore (Franco Carlucci) e un numerosissimo gruppo di cantori, Enzo riempiva piazze e strade col calore della musica e delle risate nei giorni del gelo.
In estate non arrivava agosto, se il giorno 1 non si celebrava il rito del pranzo a base di triglie e pollo arrosto.
Il calcio – L’altra sua grande passione era lo sport. Enzo Ronzitti è stato presidente della Bacigalupo Vasto ed era tifosissimo della Juventus. Seguiva con passione anche la Nazionale.
La famiglia e gli amici – Non perdeva mai occasione di rivolgere pubblicamente i suoi personali auguri ai familiari, i nipotini in particolare, e ai tanti amici. Lo faceva tramite giornali e siti internet. A tutti dedicava un detto o un proverbio e una canzone.
Oggi per i vastesi è un giorno triste. Oggi Il Cavaliere ha raggiunto in cielo un’altra persona dal cuore grande: don Michele Ronzitti, che ci ha lasciato il 29 novembre scorso. Forse lassù canterà una delle sue canzoni preferite: Ah! Che bell’aria fresca.
L’ultimo saluto – Domani la città si stringerà attorno alla famiglia Ronzitti nelle esequie funebri, che verranno celebrate alle 15.30 nella parrocchia di San Pietro.
Michele D’Annunzio – Giuseppe Ritucci – Giuseppe Mancini – Eduardo D’Addario
Foto – In memoria de Il Cavaliere (Enzo Ronzitti)
In memoria de Il Cavaliere (Enzo Ronzitti)