Stava facendo l’autostop sulla Trignina. Vincenzo Costantino aveva le mani sporche di sangue e il fango addosso, sulle scarpe e sui vestiti.
La notizia dell’assalto al portavalori tra i due caselli autostradali di Vasto Sud si era già diffusa, quando qualche automobilista di passaggio a Trivento si è insospettito e ha chiamato il 112.
Ieri, a tarda sera, è finito in manette il secondo componente del commando: Costantino, 40 anni, originario di Cerignola, era già noto alle forze dell’ordine.
Subito dopo la segnalazione, i carabinieri si sono precipitati sulla statale 650. Agli investigatori non ha saputo spiegare perché fosse da quelle parti e cosa stesse facendo. In tasca aveva un guanto identico a quelli utilizzati dai malviventi nella fuga.
L’uomo, che ha dei precedenti penali, è stato prima condotto nella caserma della Compagnia di Bojano, poi interrogato e infine rinchiuso nel carcere di Campobasso, a disposizione del pm Fabio Papa, cui è affidato il filone molisano delle indagini. Anche gli altri 2 rapinatori che venerdì, braccati dai carabinieri, hanno abbandonato il furgone e sono fuggiti a piedi non possono essere andati molto lontano. Sono ricercati nell’area trignina.
Ieri la magistratura di Vasto ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il presunto basista: è un uomo di San Salvo di cui, fino ad ora, non sono state fornite le generalità.