Un incontro urgente con il sindaco Lapenna e l’assessore Mario Olivieri al fine di fare luce sulla vicenda della rimozione delle insegne pubblicitarie in cui sono coinvolti molti operatori commerciali della città. Il Partito socialista di Vasto va all’attacco dell’amministrazione comunale (della cui maggioranza fa parte) e del modo in cui è stata gestita la vicenda, a loro avviso “in maniera a dir poco superficiale dall’Assessore al ramo”.
Spiegano i socialisti: “Non si può non sapere che il Dirigente del Settore stia per intraprendere una simile azione, attraverso la Polizia Municipale, volta a sanzionare un numero così elevato di cittadini, già gravati dai costi della crisi economica. Però, una volta scelta la linea dell’estremo rigore (ci piacerebbe sapere da chi, visto che i Consglieri del PSI nulla sapevano al riguardo), è deplorevole cercare, come ha fatto l’Assessore, di placare l’ira dei cittadini interessati con la fallace promessa di portare l’argomento all’attenzione della Giunta”. Una situazione che diventa di carattere politico, quindi, con il gruppo che oggi rappresenta la seconda forza della maggioranza, che si pone in posizione critica.
“E’ bene chiarire da subito- spiegano dalla segreteria cittadina del Psi-, che la Giunta, allo stato, ovvero una volta elevate le sanzioni da parte della Polizia Municipale e le contestuali diffide da parte del Dirigente, non ha alcun potere in merito e nulla può fare (a meno che l’Assessore non voglia semplicemente cercare di condividere con altri le sue responsabilità).Forse l’Assessore è stato tratto in inganno dalle affermazioni, altrettanto superficiali e fuorvianti, di alcuni Consiglieri di minoranza, i quali, in recenti dichiarazioni sulla stampa, hanno affermato che il Comune di Vasto é sprovvisto di apposito Regolamento e che, di conseguenza, le insegne non possono essere autorizzate. Niente di più inesatto! Il Regolamento esiste eccome ed è stato addirittura integrato e modificato dal Consiglio Comunale appena un anno fa, ovvero il 27.10.2011”.
Una vicenda che quindi, oltre al carattere economico per gli operatori della città, può diventare di carattere politico. La crisi di maggioranza, vista questa “uscita” dei socialisti, sembra non essere ancora passata.