Bondage. E’ la parola che definisce il sesso estremo. Periodicamente riemerge la Vasto a luci rosse. Nascosta nel chiuso delle case, sotto le lenzuola. La città occultata dei giochi proibiti torna a galla ad ogni indagine di magistratura e forze dell’ordine. A ogni denuncia delle presunte vittime.
Donne conosciute in chat e poi incontrate nell’intimità di un alloggio. Legate al letto con nastri e corde. Atti sessuali immortalati con la webcam e registrati sull’hard disk del computer. Filmati imbarazzanti che, secondo i carabinieri, servivano a ricattare le ragazze: o lo facciamo di nuovo oppure i video finiranno su internet, sulla rete in cui le informazioni viaggiano alla velocità della luce e in un secondo diventano accessibili a tutti.
Pratiche estreme in cambio del silenzio. Di questo è accusato R.A., un 35enne vastese.
A formalizzare la denuncia nella caserma dei carabinieri di Vasto è stata una 23enne originaria di Lanciano. Ma gli episodi che gli vengono contestati dalla Procura all’indiziato sono 3, per un totale di 4 giovani donne coinvolte. “Erano consenzienti”, ribatte Giovanni Cerella, l’avvocato dell’indagato. La difesa respinge l’accusa di estorsione. “Dalla scorsa settimana, il mio assistito ha ricominciato a lavorare nella fabbrica della Val di Sangro di cui è dipendente. Rimane agli arresti domiciliari nell’appartamento di Vasto Marina, ma dalle 13.35 alle 22.30 può andare al lavoro”. La vicenda è ancora tutta da chiarire.
E’ solo l’ultimo caso giudiziario in ordine di tempo. E’ già accaduto molto altro. Privé, scambi di coppia e giochi perversi non sono una novità a Vasto e San Salvo. Negli ultimi 4 anni sono venuti alla luce molti fatti sottaciuti, spesso confinati nel limbo delle cosiddette chiacchiere da bar.
Prostituzione – Il mondo delle case d’appuntamento di cui è disseminata la riviera è rimasto sommerso per anni. E’ venuto a galla dal 2009. A partire dalle retate anti prostituzione messe a segno dalla polizia nell’operazione Sex and money.
A ottobre di quest’anno l’amministrazione comunale di San Salvo ha dichiarato guerra alla prostituzione.
La notizia del 14 ottobre – Gli investigatori tengono le bocche cucite. Ma è certo che a San Salvo inizierà la guerra contro la prostituzione. A far scattare il giro di vite sarà la polizia municipale insieme alle altre forze dell’ordine.
Negli appartamenti di San Salvo Marina, centinaia di alloggi vuoti e nei mesi autunnali e invernali, si nascondono le case d’appuntamenti. La riviera a luci rosse da quelle parti non è una novità, ma è un fenomeno che si sta allargando anche a Vasto Marina, come confermano gli annunci sui giornali e anche i blitz compiuti dalla polizia negli ultimi anni. Nonostante la crisi che prosciuga i portafogli di tanti cittadini, il mercato del sesso rimane fiorente. Il giro di clienti non diminuisce. La legge punisce sia lo sfruttamento che il favoreggiamento della prostituzione. E, dunque, anche i clienti.