La matrice non è vastese. “Non è stata una banda locale. Dalle nostre parti non ci sono ladri che sfondano i muri”, è il ragionamento di Cesare Ciammaichella, vice questore di Vasto. La polizia indaga sull’audace furto messo a segno dalla banda del buco nell’area di servizio Ip di località Zimarino, lungo la statale 16 Nord, a un chilometro dallo svincolo autostradale di Vasto Nord.
“Se sono stati gli stessi che hanno colpito anche sulla Trignina, alla stazione di servizio Il Girasole? Al momento, non possiamo escluderlo, ma neanche confermarlo”, spiega il dirigente del Commissariato di via Bachelet. “Nelle immagini della videosorveglianza non si vedono le immagini dei ladri, ma stiamo lavorando” per risalire ai responsabili.
I due furti hanno rovinato il fine settimana ad altrettanti commercianti e tengono sul chi va là tanti altri loro colleghi. Di recente, due esercenti avevano raccontato a ZonaLocale.it di essere costretti, per paura dei furti, a chiudersi a chiave dentro i loro negozi quando fa buio.
Sabato notte, il furto alla Ip – Sono entrati da una finestra dei bagni. L’unica dell’edificio senza grata di protezione. Da lì hanno aperto un buco nel muro per introdursi all’interno della tabaccheria che si trova nella stazione di servizio Ip sulla statale 16, in località Zimarino, a poche centinaia di metri dal casello autostradale Vasto Nord.
Non è la prima volta che i ladri prendono di mira la tabaccheria, ma nelle altre occasioni avevano messo a segno colpi di lieve entità.
Questa volta, invece, il bottino arraffato dalla banda del buco si aggira attorno ai 30mila euro, tra stecche di sigarette, valori bollati, denaro della cassa e soldi contenuti nelle macchinette videopoker.
Hanno agito indisturbati, nella zona non ci sono abitazioni vicine, nessuno poteva sentirli, facilitati anche dal forte vento della notte scorsa che ha contribuito a coprire i rumori. Dentro il negozio scene di devastazione.
Sul posto gli uomini del Commissariato di Vasto e la Polizia Scientifica. Si cercano indizi utili, anche visionando i filmati della videosorveglianza, ma non si è ancora sicuri che i ladri siano stati ripresi, alcune telecamere non sono posizionate ad un’altezza elevata, i malviventi potrebbero averle coperte senza difficoltà. Di sicuro si tratta di persone che hanno frequentato il bar nei giorni precedenti per studiare il colpo in tutti i particolari.
Sabato, furto al Girasole. Parla la vittima – “A volte, mi viene voglia di tornarmene in Germania. E’ il 14° furto. Quattro solo quest’anno, per un totale di oltre 25mila euro di danni. Siamo abbandonati a noi stessi. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma le istituzioni politiche sono assenti. Per questo sto lanciando un Comitato per la sicurezza”. Aureliano Masciulli è preoccupato. “Le ultime persone oneste che operano qui, vicino alla Trignina, vengono lasciate al loro destino”, si sfoga su ZonaLocale.it il proprietario dell’area di servizio Il Girasole, che si trova nella zona industriale di Dogliola.
La Statale 650, che collega Abruzzo, Molise e Campania, è ormai la strada dei ladri. La banda del buco colpisce di continuo. Sfonda le porte, arraffa tutto e poi scappa a tutta velocità. Nel mirino non solo Il Girasole, “ma anche l’altro bar, che si trova in territorio di Tufillo”, dice Aureliano, uno di promotori del comitato Pro Trignina. E’ stato emigrante in Germania. Poi, col gruzzoletto raggranellato negli anni del duro lavoro all’estero, “sono tornato nel mio paese, ho investito sul territorio. Ma, di questo passo, forse farò meglio a tornarmene in Germania”, commenta amareggiato.
Il 14° raid nella stessa area di servizio è stato messo a segno con spregiudicatezza da una banda specializzata. “Dopo il terzo furto dall’inizio del 2012, ho messo i cancelli esterni. Niente da fare. Ne hanno forzato uno e poi con una pompa idraulica hanno sfondato un’uscita di sicurezza laterale. Per precauzione, non avevo lasciato quasi nulla. Hanno preso solo i pacchetti di sigarette che erano rimasti nell’espositore, valore totale 2mila euro. Non potevo lasciare gli scaffali completamente vuoti: che figura ci faccio davanti ai clienti, se questi entrano e vedono che non c’è nulla? Tutto il resto era nella cassaforte blindata, che non è stata scalfita”.
“Avevo in mente di fare degli investimenti per rinnovare il locale, ma solo quest’anno mi è stata rubata merce per 18mila euro. Se faccio la somma con i danni già riparati e quelli di stanotte, saliamo a 25mila euro dall’inizio del 2012. I ladri sono venuti attorno alle 3 e mezza di stanotte. La pattuglia dei carabinieri era appena passata qui davanti e poi era andata a controllare l’altro bar, in territorio di Tufillo. Secondo me, si sono appostati e, non appena hanno visto che i carabinieri erano andati via, sono entrati in azione. Ho la videosorveglianza, ma avevano le facce coperte con le bandane.
Le forze dell’ordine fanno il possibile. Il problema è che le istituzioni politiche non ci danno nessuna mano. I politici vengono qui solo a chiedere voti, poi spariscono per anni. Invece, dovremmo fare squadra tutti quanti insieme, a Vasto, San Salvo, nel Vastese e a Lanciano. Siamo gli ultimi baluardi della legalità, altrimenti è una battaglia persa. Facciamo un Comitato per la sicurezza. Qui, con la scusa della crisi e della miseria, a rubare sono bande di professionisti dei furti, non persone disperate”.
Foto – Furto nella tabaccheria
I ladri sono entrati dalla finestra del bagno del bar e poi hanno sfondato il muro.