“A volte, mi viene voglia di tornarmene in Germania. E’ il 14° furto. Quattro solo quest’anno, per un totale di oltre 25mila euro di danni. Siamo abbandonati a noi stessi. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma le istituzioni politiche sono assenti. Per questo sto lanciando un Comitato per la sicurezza”. Aureliano Masciulli è preoccupato. “Le ultime persone oneste che operano qui, vicino alla Trignina, vengono lasciate al loro destino”, si sfoga su ZonaLocale.it il proprietario dell’area di servizio Il Girasole, che si trova nella zona industriale di Dogliola.
La Statale 650, che collega Abruzzo, Molise e Campania, è ormai la strada dei ladri. La banda del buco colpisce di continuo. Sfonda le porte, arraffa tutto e poi scappa a tutta velocità. Nel mirino non solo Il Girasole, “ma anche l’altro bar, che si trova in territorio di Tufillo”, dice Aureliano, uno di promotori del comitato Pro Trignina. E’ stato emigrante in Germania. Poi, col gruzzoletto raggranellato negli anni del duro lavoro all’estero, “sono tornato nel mio paese, ho investito sul territorio. Ma, di questo passo, forse farò meglio a tornarmene in Germania”, commenta amareggiato.
Il furto – Il 14° raid nella stessa area di servizio è stato messo a segno con spregiudicatezza da una banda specializzata. “Dopo il terzo furto dall’inizio del 2012, ho messo i cancelli esterni. Niente da fare. Ne hanno forzato uno e poi con una pompa idraulica hanno sfondato un’uscita di sicurezza laterale. Per precauzione, non avevo lasciato quasi nulla. Hanno preso solo i pacchetti di sigarette che erano rimasti nell’espositore, valore totale 2mila euro. Non potevo lasciare gli scaffali completamente vuoti: che figura ci faccio davanti ai clienti, se questi entrano e vedono che non c’è nulla? Tutto il resto era nella cassaforte blindata, che non è stata scalfita”.
L’insicurezza – “Avevo in mente di fare degli investimenti per rinnovare il locale, ma solo quest’anno mi è stata rubata merce per 18mila euro. Se faccio la somma con i danni già riparati e quelli di stanotte, saliamo a 25mila euro dall’inizio del 2012. I ladri sono venuti attorno alle 3 e mezza di stanotte. La pattuglia dei carabinieri era appena passata qui davanti e poi era andata a controllare l’altro bar, in territorio di Tufillo. Secondo me, si sono appostati e, non appena hanno visto che i carabinieri erano andati via, sono entrati in azione. Ho la videosorveglianza, ma avevano le facce coperte con le bandane.
Le forze dell’ordine fanno il possibile. Il problema è che le istituzioni politiche non ci danno nessuna mano. I politici vengono qui solo a chiedere voti, poi spariscono per anni. Invece, dovremmo fare squadra tutti quanti insieme, a Vasto, San Salvo, nel Vastese e a Lanciano. Siamo gli ultimi baluardi della legalità, altrimenti è una battaglia persa. Facciamo un Comitato per la sicurezza. Qui, con la scusa della crisi e della miseria, a rubare sono bande di professionisti dei furti, non persone disperate”.
Indagini a Vasto – Non è da escludere l’ipotesi che sia stata la stessa gang a colpire a Dogliola e a Vasto, dove è stata devastata e svaligiata la tabaccheria di località Zimarino, lungo il tratto settentrionale della Statale 16. Lì la banda del buco ha addirittura sfondato un muro. Bottino da 30mila euro. “Abbiamo avviato le indagini”, si limita a dire l’ispettore capo Antonio Pietroniro, della polizia anticrimine del Commissariato di via Bachelet. “Stiamo visionando i filmati”.
E’ aperta la caccia ai ladri, non solo nel Vastese, ma anche nei territori vicini e fuori regione.