Nascosto tra le pannocchie. Era quello, un campo di mais alla periferia di San Salvo, il punto di snodo dell’eroina proveniente dalla Puglia. Per scoprire la base della droga, gli investigatori si sono travestiti da podisti. Le indagini sono partite dall’omicidio Paganelli.
Sono accusati di traffico di sostanze stupefacenti i 4 arrestati dai carabinieri a San Salvo e San Severo: sono Giovanni Giuliano 28 anni , Carlo Libero, 35 anni, Ciro Manna, 45 anni,e Vincenzo Barra, 45 anni. I primi 3 sono sansalvesi, il quarto è sanseverese.
Il filone d’inchiesta è scaturito dalle indagini sull’omicidio che alla vigilia di ferragosto ha scosso San Salvo: nella sua casa di via Fedro i militari hanno trovato il corpo senza vita di Albina Paganelli, assassinata con 18 coltellate.
Da quell’attività investigativa e dalle testimonianze raccolte è scaturita una complessa operazione, durata quasi 4 mesi.
Travestimenti e intercettazioni – Per ricostruire il percorso dell’eroina, gli inquirenti hanno fatto finta di essere appassionati di podismo che si allenavano proprio nelle vicinanze di quel campo di mais, punto in cui confluivano come i raggi di una ruota i movimenti dei quattro sospettati. Quello che facevano si desumeva da ciò che dicevano quando parlavano al telefono. “Nell’attività investigativa sono state utilizzate le intercettazioni telefoniche”, spiega Vitiello.
L’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Giancarlo Ciani ed Erica Medori, è stata condotta dagli uomini guidati dal tenente Domenico Fiorini. Alle 6.30 di questa mattina è scattato il blitz. I militari della compagnia di Vasto hanno arrestato i tre uomini di San Salvo, mentre i colleghi di San Severo provvedevano ad eseguire l’ordine di custodia nei confronti del pugliese firmato dal Gip Stefania Izzi.
I quattro ora si trovano nella casa circondariale di Torre Sinello in attesa di essere interrogati.