Sono pronte le tre lettere di licenziamento. E’ la sanzione massima che un lavoratore possa ricevere: risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa. La giusta causa è il furto ai danni dell’azienda di cui erano dipendenti.
Dopo la condanna, è in arrivo anche l’estremo provvedimento discplinare nei confronti del vice direttore e dei due dipendenti della filiale di Vasto di Risparmio casa sorpresi dalla polizia e filmati dalla videosorveglianza mentre rubavano merce dagli scaffali. Nel processo, gli imputati hanno ammesso il reato e dichiarato di averlo fatto per necessità.
Il risarcimento – Sessantamila euro. E’ il danno quantificato da Risparmio Casa per la merce che manca dal supermercato di Vasto. Dal punto vendita di via San Rocco sono spariti detersivi, prodotti per l’igiene intima, casalinghi e giocattoli. Sessantamila euro è la cifra del risarcimento danni che il discount chiederà ai tre dipendenti arrestati due giorni fa, processati ieri per direttissima in Tribunale, dove hanno patteggiato di 9 mesi di reclusione, pena sospesa, e 300 euro di multa.
L’azione legale in sede civile verrà esperita dall’azienda di cui è titolare Giuseppe Di Camillo. Lo annuncia l’avvocato di Risparmio Casa, Nicola Rullo del foro di Lanciano.
Il processo per direttissima – Nove mesi di reclusione, pena sospesa, e 300 euro di multa. Hanno patteggiato la pena i tre dipendenti del supermercato arrestati ieri dalla polizia. Il processo per direttissima si è svolto oggi. Nella tarda mattinata la sentenza del gup, Elio Bongrazio.
Arrestati in flagranza dalla polizia con l’accusa di furto aggravato premeditato in concorso, i tre dipendenti di Risparmio casa, il discount specializzato nella vendita di detersivi, casalinghi e giocattoli sono comparsi dinanzi al magistrato. Tramite gli avvocati Di Santo, Pasquini, Frattura, Del Casale e Facciolla, avevano chiesto il patteggiamento tutti e tre: Giuseppe Pachioli, 48 anni, di Vasto, vice direttore, Angela Pasquini, 38 anni, di Lanciano, e Luigi Santoro, 42, di Termoli.
Il pm Maria Grazia Marino ha sostenuto la pubblica accusa. Al magistrato giudicante la difesa degli imputati ha chiesto il riconoscimento del “danno di lieve entità, un’attenuante”, dice l’avvocato Giovanni Di Santo. “Nel processo, svoltosi per direttissima, è stato contestato – afferma il legale – solo il furto del valore di 600 euro relativo all’episodio per il quale ieri è scattato l’arresto”.
L’arresto – La tecnica era questa: nascondere la refurtiva nello spogliatoio dei dipendenti per poi portarla fuori tra gli scatoloni vuoti destinati a finire nell’immondizia. In questo modo la merce rubata dagli scaffali del supermercato specializzato nella vendita di detersivi, casallinghi e giocattoli usciva dall’esercizio commerciale e loro potevano appropriarsene indisturbati. “Il bottino ha un valore che stiamo valutando. Va dai 50mila ai 100mila euro”, dice il vice questore Cesare Ciammaichella.
La polizia ha arrestato tre dipendenti di un market nella zona residenziale di Vasto: Giuseppe Pachioli, 48 anni, di Vasto, vice direttore, Angela Pasquini, 38 anni, di Lanciano, e Luigi Santoro, 42, di Termoli. Sono accusati di furto aggravato e continuato in concorso.
Gli investigatori seguivano i loro movimenti. Ieri hanno fatto scattare la trappola investigativa. Gli agenti della scientifica del Commissariato di via Bachelet erano all’esterno del supermercato, mentre erano collegati costantemente con la centrale di Lanciano della videosorveglianza privata. Gli agenti, dopo aver filmato le scene dei tre che caricavano in macchina la refurtiva, hanno seguito i dipendenti fino alle loro abitazioni, dove hanno trovato anche la merce rubata in precedenti occasioni. Per loro è scattato quindi l’arresto.
Michele D’Annunzio – Giuseppe Ritucci