Troppo costosa e insufficiente per Vasto. Questo è, secondo il centrodestra, la videosorveglianza progettata dal Comune. Lo afferma Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in movimento, l’associazione che raggruppa in città i movimenti giovanili di centrodestra: “Sono sei anni che si parla di videosoveglianza. E’ ora che il Comune giunga finalmente a una conclusione. Il primo progetto prevedeva 24 telecamere e 57 rilevatori di targhe, per un totale di 81 dispositivi. Il prezzo iniziale era di 780mila euro e poi calato fino a 600mila. Ci sarebbe adesso un secondo progetto di cui, però, non c’è traccia.
L’assessore Olivieri ha le idee confuse. Il primo dicembre ha dichiarato che c’erano due possibilità: spendere 480mila euro per 24 telecamere, oppure 600mila euro per 56 telecamere, ma in entrambi i casi non era chiato se fossero previsti anche i rilevatori di targhe auto. Il 4 dicembre Olivieri afferma che il Comune ha intenzione di spendere 480mila euro per 37 telecamere. In tre giorni sono spuntate altre 13 telecamere. Olivieri dia le cifre esatte e non cambi idea di giorno in giorno L’Ims Research dice che il 2013 sarà l’anno della svolta nel campo della videosorveglianza, perché verranno introdotti sistemi digitali facilmente gestibili anche tramite smartphone e tablet.
Il secondo progetto – sostiene Marco di Michele Marisi – è peggio del primo, perché diminuiscono i dispositivi di videosorveglianza dagli 81 iniziali agli attuali 37 distribuiti su 13 postazioni. Un numero irrisorio per una città che ha un territorio comunale ampio 70 chilometri quadrati. Il progetto peggiora anche perché, di fatto, aumenta il costo. Se il primo prevedeva, in media, una spesa di 7mila 400 euro a dispositivo, il secondo ne prevede 12mila 900 per acquistare ognuna delle 37 telecamere. Riteniamo che la videosorveglianza sia fondamentale, ma che il costo preventivato a Vasto sia troppo alto, specie se paragonato ad altre città di dimensioni simili. La verità è che sulla questione sicurezza la maggioranza è divisa. Il centrosinistra risolva il suo problema interno. I cittadini non possono essere ostaggio dei mal di pancia di qualche partitino”.