Da Giovanni Fiore, lettore di ZonaLocale.it, riceviamo e pubblichiamo:
“Se da inizio anno Vasto è già isolata ferroviariamente dalle ore 17.15 fino alle ore 09.10 del giorno seguente, con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale e la conseguente soppressione di ulteriori treni (locali e nazionali) la situazione peggiorerà fino ad arrivare all’assurdo che i convogli diretti al nord cesseranno di effettuare fermata a Vasto dalle ore 15.30 fino alle 08.10 della giornata successiva(con ulteriore limitazione dei collegamenti ferroviari locali).
In pratica i convogli disponibili diretti al Nord da Vasto si restringeranno in un arco di tempo diurno di sole circa otto ore su ventiquattro. Cose da non credere, e tutto questo senza che i politici locali tentino un riequilibrio nei confronti delle Fs.
Ora se è vero che le grandi città debbano essere privilegiate nei collegamenti ferroviari, è altrettanto vero che diritti e dignità dei cittadini delle realtà medio-piccole abruzzesi sono uguali a quella di tutti gli altri Italiani. Per quanto sopra, poichè le disfunzioni narrate esistono anche per i Comuni di
Termoli e Giulianova, al posto di questo assordante silenzio il sindaco di Vasto – in sinergia con altri – potrebbe intervenire presso gli organi preposti delle Fs affinché le stesse Ferrovie dello Stato realizzino che tuttora svolgono un servizio quantomeno a carattere pubblico di interesse nazionale.
Una proposta logica e minimale potrebbe essere la seguente: istituire nelle fasce serali e preserali almeno una fermata a Vasto per quei convogli che già ora transitano regolarmente, ma non fermano; ripristinare almeno un collegamento locale con Pescara tra le ore 09 e le 10″.