“Mi chiedono ora di pagare l’immondizia del 2008: 182 euro. Non è colpa mia, se non l’ho pagata. Sono loro che mi hanno fatto arrivare la bolletta 4 anni dopo”, protesta un cittadino in fila al primo piano del municipio. Lunghe code nel corridoio del settore tributi del Comune di Vasto, dove da almeno una settimana a questa parte centinaia di cittadini, carte alla mano e soldi i tasca, stanno espletando un’incombenza tutt’altro che piacevole: il saldo della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani).
Tremila famiglie vastesi hanno trovato le cartelle nella cassetta della posta. Tra malumori e mugugni i cittadini si stanno mettendo in coda per pagare.