Il trapano a mano per scassinare la serratura senza essere scoperti. E’ l’attrezzo utilizzato dalla banda di ladri entrata in azione nottetempo in via Sant’Onofrio, nella zona alta di Vasto.
Nel mirino dei malviventi sono finite due abitazioni del quartiere. I residenti dormivano e solo al mattino, quando si sono svegliati, hanno capito cosa fosse successo. Brutto risveglio. Il sospetto è che i malviventi siano riusciti a narcotizzare gli inquilini. Il bottino sarebbe esiguo. Ma oltre al danno alle serrature, c’è anche la paura di non sentirsi sicuri nemmeno nella propria camera da letto. Non si ferma lo sciame di furti in città.
Due giorni fa un ladro è entrato nella canonica della chiesa di San Giovanni Bosco, in piazza della Repubblica, arraffando la borsa di una donna di 78 anni, che ha denunciato il fatto ai carabinieri.
Nel mirino anche le auto, non solo quelle di grossa cilindrata. Le vetture piccole vengono, infatti, utilizzate dagli ignoti per mettere a segno i cosiddetti furti a staffetta. La tecnica ormai è nota alle forze dell’ordine: i ladri partono dalla Puglia o dalla Campania e si spostano cambiando più auto (tutte rubate) durante il tragitto, in modo da non essere facilmente identificabili. Poi svaligiano case e negozi, rubano soldi e automobili e tornano al punto di partenza.
Domenica scorsa il Gruppo Vasto di Protezione civile, agli ordini di Eustachio Frangione, ha ritrovato in via Porta Palazzo, la stradina che scende dalla balconata orientale costeggiando Palazzo D’Avalos, un’automobile utilizzata nella staffetta. Era sparita dall’Autocarrozzeria Pitagora. Anche l’altra auto rubata nella stessa officina è stata individuata e restituita.