“Quello messo in atto da Slai Cobas è da considerarsi come un vero e proprio attacco strumentale a Sangro Gestioni da parte di una sigla sindacale, oltretutto tramite rappresentanti territoriali di un’altra regione”. Dopo la protesta dei dipendenti di lunedì scorso, è la proprietà della Rsa San Vitale, la Eukedos s.pa. che ha rilevato la Sangro Gestioni, ad intervenire sulla vicenda.
I lavoratori erano in assemblea all’interno della struttura, quando sono stati invitati ad uscire fuori perchè la riunione non era autorizzata. Il rappresentante territoriale Slai Cobas ha chiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine.
“Ai fini di una precisa ricostruzione dei fatti – scrive in una nota l’azienda-, si dà conto che il giorno 23 novembre la sigla Slai Cobas comunicava alla direzione di struttura “San Vitale” di San Salvo l’intenzione di tenere, presso la stessa struttura, un’assemblea sindacale il successivo lunedì, 26 novembre. Stante quindi il doveroso rispetto delle normative vigenti in tema di rapporti sindacali, la società ha ritenuto di richiedere evidenza delle deleghe sottoscritte dai dipendenti iscritti a tale sigla prima di autorizzare lo svolgimento dell’assemblea all’interno dei propri locali.
Un comportamento diverso, infatti, avrebbe costituito un comportamento antisindacale ai danni delle sigle firmatarie del contratto, alle quali non era oltretutto stata data alcuna informazione. La richiesta di assemblea, che si ribadisce essere pervenuta da rappresentanti extraregionali della sigla e risultante quindi di dubbia legittimità – afferma la Sangro Gestioni-, appare chiaramente un tentativo di sfruttamento della situazione di crisi del settore, al solo fine di acuirne le problematiche, senza prospettare soluzioni che siano effettivamente di aiuto al mantenimento dei posti di lavoro e alla tutela dei lavoratori”.
La proprietà della Rsa San Vitale respinge quindi al mittente ogni accusa di comportamento antisindacale: “Tale comportamento della organizzazione Sindacale proietta sui fatti accaduti nel corso della giornata del 26 novembre un’ombra pesante che non può che essere messa in luce dalla Sangro Gestioni che si vede, per l’ennesima volta, vittima di un comportamento volto soltanto a esacerbare gli animi e a mettere la società in cattiva luce“, scrivono riferendosi all’atteggiamento della rappresentanza Slai Cobas.