La tappa San Salvo-Pescara, settima del Giro d’Italia 2013, in programma venerdì 10 maggio, partirà dal lungomare di San Salvo Marina. Ad annunciarlo ufficialmente sono stati gli organizzatori della corsa rosa arrivati oggi in città per effettuare le dovute verifiche al percorso. Presenti Marco Nardoni e Stefano Allocchio per Rcs e Gazzetta dello Sport, il sindaco Tiziana Magnacca, l’assessore allo Sport Angiolino Chiacchia, Mario D’Angelo e il ciclista pescarese Matteo Rabottini della Farnese Vini, maglia azzurra all’ultimo Giro e campione italiano under 23 nel 2009.
L’amministrazione comunale e gran parte dei cittadini avrebbero preferito una partenza dal centro storico, ma per motivi logistici, legati soprattutto allo spazio necessario a ospitare i vari stand e i tir, i responsabili hanno escluso definitivamente questa ipotesi.
Marco Nardoni, ex ciclista, ha spiegato i motivi per cui è stata presa questa decisione: “Anche per noi è un problema, abbiamo un obbligo verso l’Uci di fare un certo numero di chilometri, partire dalla Marina vuol dire fare 6 chilometri in più. Le difficoltà principali sono dovute ai nostri mezzi che non riescono ad entrare in centro, i tir, i rimorchi e tutte le strutture non ci sarebbero arrivati, era davvero impossibile sfruttare quella zona, anche se ci abbiamo provato in tutti i modi perchè il sindaco e l’amministrazione ce lo hanno chiesto”.
Questa soluzione però ha dei vantaggi molto importanti, come spiega ancora Nardoni: “Sono certo che a San Salvo Marina, per gli spazi che ci offre, sarà possibile allestire uno dei migliori punti di partenza degli ultimi anni”. La corsa poi toccherà tutti i punti della città, passando anche davanti al Municipio, dal lungomare infatti i ciclisti transiteranno per via San Rocco, via Fontana Nuova, corso Umberto e via Istonio, per poi dirigersi a Cupello.
Gli organizzatori arriveranno in città il pomeriggio precedente la tappa, verso le 18, e inizieranno ad allestire le varie aree lavorando tutta la notte, essendo una zona meno frequentata sarà arrecato anche meno disagio alla popolazione. Il giorno dopo ci sarà la partenza fissata alle 13.05, alle 10 apriranno i due villaggi, uno per tutti, l’altro per gli invitati, mentre alle 11.30 partirà la carovana pubblicitaria con 80 mezzi e verso le 16 andranno via tutti gli altri. I presenti potranno quindi assistere anche allo smontaggio, una parte dello spettacolo che non viene mostrata quasi mai.
“Un altro vantaggio – ha aggiunto Nardoni – è che un’ora e mezza prima della partenza arriveranno i pullman delle squadre, in questo modo il pubblico, che sarà a ridosso della zona, potrà vedere dal vivo non solo gli atleti, ma anche i meccanici e tutte le varie fasi di preparazione, una cosa che non capita in tutte le tappe”. A metà dicembre il Comune di San Salvo riceverà una relazione tecnica con i disegni, le strutture e tutto il necessario per rendersi conto di quello che accadrà.
L’amministrazione punta a mostrare una cartolina di San Salvo a tutto il mondo, coinvolgendo la città nella sua interezza. Verrà dato risalto al mare e questo potrà avere dei ritorni importanti a livello turistico. A tal proposito sarà anche offerto uno stand al Comune e uno spazio sulla brochure ufficiale per esporre tutte le bellezze e i prodotti del territorio.
Rabottini vedendo il percorso che arriva nella sua Pescara è certo: “Tutti pensano che sarà una tappa tranquilla, ma non è vero, sarà difficile”. Ci sarai? “Non lo so ancora, devono invitarci”. In conclusione Mario D’Angelo, ricordando agli organizzatori la grave situazione del ciclismo abruzzese, aggiunge: “Vi chiedo di non buttare via un ragazzo come Danilo Di Luca che può ancora dare tanto al ciclismo, una persona integra e sana”. Gli risponde Nardoni: “La vostra è una delle regioni con più entusiasmo, con un calore diverso da altre, non abbiamo nessun problema con Di Luca, ma abbiamo degli obblighi con le 18 squadre del Pro Tour, anche se di alcune di queste potremmo tranquillamente fare a meno perchè non portano nulla”.