Una raffica di patteggiamenti. Pene che vanno da un minimo di un anno e 4 mesi a un massimo di 4 anni e mezzo al termine delle oltre 5 ore di udienza in cui il gup del Tribunale di Vasto, Giovanni Falcione, ha condannato 11 persone coinvolte nella maxi operazione antidroga Tramonto, scattata alle 4 del mattino del 10 gennaio 2012. Tra coloro che hanno patteggiato oggi e chi ha compiuto nei mesi scorsi la stessa scelta, oltre 100 anni coplessivi di carcere sono stati inflitti dalla magistratura vastese alle persone coinvolte nella mega inchiesta.
Patteggiamenti – Hanno patteggiato la pena Fabio Martusciello, Melania Migliore, Alessio Monfrecola, Antonio Esposito, Luigi Santorelli, Lino Croce, Sonia e Loris Iuliano, Guerino Spinelli, Luciano De Stasio e Adel Abdellaoui.
Rito abbreviato – Hanno scelto il rito abbreviato, fissato per il 7 marzo 2013, quando torneranno dinanzi al gup: Giuseppe Florio, Italia Belsole, Simone Turrini, Lorenzo Cozzolino, Corrado Piazzese, Giovanna Cozzolino, Franco Pennese, Lauro Cetrullo, Michele D’Aurizio e Rocco De Nicolis.
Rito ordinario – Hanno scelto l’ordinario dibattimento, fissato per il 16 aprile 2013 dinanzi al Tribunale collegiale (composto da tre giudici) Alain Nanni, Jessica Martusciello, Gaetano Ariosto, Vincenzo Di Franco, Salvatore Di Rocco, Vittorio Di Rocco, Davide Di Pietrantonio, Gianluca Cupaiolo e Piero Appezzato.
Angela Pennetta, Giovanni Cerella, Nicola Artese, Fiorenzo Cieri, Agostino Chieffo, Emanuela De Nicolis, Giuseppe Ciccarelli e Paolo Del Viscio gli avvocati vastesi che hanno difeso oggi le persone coinvolte nel procedimento penale.
L’indagine – Gli indagati sono complessivamente 89, 63 dei quali arrestati nel blitz del 10 gennaio 2011, altri 3 successivamente in flagranza di reato. A questi vanno aggiunti altri 9 arresti precedenti. Quattordici i denunciati. Molti hanno già patteggiato la pena e sono usciti di scena.
Nel blitz scattato 10 mesi fa in 6 regioni italiane (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Lazio ed Emilia Romagna) e coordinato dal procuratore capo, Francesco Prete, insieme sostituto procuratore Giancarlo Ciani, i 300 carabinieri impiegati (anche con l’ausilio di un elicottero del Nucleo di Falconara) hanno sequestrato 15 chili tra cocaina, eroina e hashish, un’arma da fuoco e 15mila euro in contanti.
Un secondo maxi sequestro aveva consentito alla magistratura vastese di togliere agli indagati il possesso di beni dal valore complessivo di 3 milioni di euro.