Si allunga la telenovela del Parco della Costa teatina. E’ mancato il numero legale nella seduta del Consiglio regionale che avrebbe dovuto discutere per l’ennesima volta di un’area protetta che stenta a decollare tra le polemiche per i tempi che si allungano e una perimetrazione su cui non si è mai trovato un accordo.
“A causa della mancanza del numero legale e di conseguenza dello scioglimento del Consiglio regionale la risoluzione Proroga e istituzione tavolo tecnico per la perimetrazione del Parco della Costa Teatina presentata dall’assessore regionale Mauro Febbo verrà votata alla prossimo seduta dell’assise regionale”. Lo comunica lo stesso Febbo in una nota diffusa dal suo ufficio stampa.
Allungare i tempi di un anno, perché la scadenza del 31 dicembre 2012 imposta dal Governo nazionale non verrà rispettata.
Insorgono i consiglieri regionali d’opposizione Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista) e Walter Caporale (Verdi): “Come purtroppo prevedibile al grido dell’Assessore Mauro Febbo con questa maggioranza il parco non si fara’ mai il Pdl ha bocciato la nostra risoluzione sul Parco della Costa Teatina.
Dobbiamo prendere atto che tutto il centrodestra, visto che nessun consigliere nemmeno della Provincia di Chieti ha dissentito, è compatto sulla posizione di boicottaggio del Parco portata avanti dall’assessore Mauro Febbo.
Abbiamo riportato in aula la questione con spirito costruttivo perchè l’assessore Febbo e l’assessore Giuliante nonchè il Presidente Chiodi si son ben guardati da ufficializzare comunicandola agli enti locali e al Consiglio che la proposta di perimetrazione di Febbo è stata bocciata dal Ministero.
D’altronde solo a Febbo poteva venire in mente una castroneria come quella del “Parco a isole” che sostanzialmente coincideva con le riserve già esistenti.
La nostra risoluzione semplicemente chiedeva di convocare il Tavolo di coordinamento per informare gli enti locali sulla necessità di esprimere un parere entro il 31 dicembre sulla perimetrazione prefigurata dal Ministero e comunque di concludere l’iter entro i termini fissati dalla legge.
Ma anche questo per Febbo è troppo. L’assessore è contrario al Parco su cui, venendo meno ai compiti assegnatigli dalla delibera della sua stessa Giunta, sta costruendo una campagna di bugie e disinformazione.
Mi pare evidente che l’assessore vuole ottenere una proroga e poi fare la prossima campagna elettorale con il sostegno di tutti i contrari al Parco.
Una grande occasione di valorizzazione del nostro territorio continua a essere persa grazie a una classe dirigente inadeguata in primo luogo sul piano culturale.
Ma non possiamo tacere la nostra convinzione che dietro al boicottaggio al Parco c’è la volontà politica di proseguire con lottizzazioni e cementificazioni”.