Pattugliamenti, posti di blocco. La città sotto osservazione per combattere furti, scippi e vandalismo. A Vasto arrivano i rinforzi. “Sono pattuglie del Nucleo prevenzione crimine della questura di Pescara”, conferma il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di via Bachelet.
Tenere sotto controllo la città. Setacciarne le strade per far sì che la presenza costante delle forze dell’ordine sia un deterrente nei confronti degli atti di violenza, fermo restando che molti dei casi più gravi delle ultime settimane si sono verificati all’interno delle mura domestiche.
Arginare i reati contro il patrimonio e contro le persone: questo l’obiettivo della polizia, perseguito in collaborazione con la Prefettura e attraverso controlli mirati. Sono già decine le persone identificate. Operazioni che si ripeteranno con costanza.
Gli ultimi episodi nel fine settimana – Furti. Sono almeno 4 i furti in appartamento, tentati o andati a segno, nel territorio di Vasto e San Salvo nella ultime 24 ore. Ieri pomeriggio, attorno alle 16, una famiglia che rientrava nella sua abitazione in una traversa nel tratto nord della circonvallazione Istoniense, ha trovato l’amara sorpresa. I ladri si erano introdotti nell’abitazione e avevano portato via oggetti preziosi dalla camera da letto.
Probabilmente erano stati in due ad entrare in azione. Uno faceva da palo. L’altro si è introdotto all’interno dell’abitazione, approfittado della finestra del bagno posta sul retro della villetta. Però i proprietari sono tornati a casa troppo presto rispetto ai piani dei due. E così in fretta e furia si sono dati alla fuga, dopo che il malvivente che era dentro era riuscito ad arraffare quanto più poteva.
Tre, invece, i tentativi andati a vuoto (per fortuna dei residenti) a San Salvo. Ieri pomeriggio, in tre diverse abitazioni, nella zona di via Alessandria, i proprietari hanno trovato i “segni” del passaggio di malviventi. Sono sempre più, quindi, gli episodi di furti negli appartamenti, tentati o messi a segno anche nelle ore diurne.
Auto rubate. Anche la seconda delle auto rubate nei giorni scorsi dalla carrozzeria Pitagora è stata ritrovata. Sono stati gli uomini del gruppo comunale di Protezione Civile, impegnati nei consueti pattugliamenti del territorio per la vigilanza ambientale, a notare una vettura ferma nell’area del Parco Muro delle Lame. Si sono insospettiti e hanno immediatamente contattato il Commissariato. La targa del veicolo corrispondeva a quella segnalata e così gli uomini della Polizia si sono portati sul posto, dopo aver chiamato il proprietario che potrà quindi recuperare la sua auto.
Chi l’ha rubata l’aveva posteggiata lì, dopo averla utilizzata, o in attesa di utilizzarla, per qualche altra azione criminosa. I furti “a staffetta” sono spesso una tecnica utilizzata dai ladri, che si servono di vetture di piccola cilindrata per muoversi all’interno della città per mettere in atto altri furti di auto o per rubare negli appartamenti e poi darsi alla fuga.
Ottobre, il documento sulla sicurezza – Si chiama Mille occhi sulla città. E’ il protocollo d’intesa sul problema sicurezza firmato in Prefettura dal Comune con un obiettivo: ricorrere alla sorveglianza privata per mettere sotto controllo le strade di Vasto. “Di fatto, con questo documento, il sindaco dice che avevamo ragione quando chiedevamo i volontari per la sicurezza”, quelle che comunemente vengono definite ronde. A rivelare l’esistenza dell’accordo è Marco di Michele Marisi, coordinatore di Giovani in movimento, l’associazione che in città raggruppa i movimenti giovanili di centrodestra.
“Il protocollo d’intesa siglato l’11 ottobre scorso si chiama Mille occhi sulla città“, dice l’attivista del centrodestra. “In applicazione di un analogo protocollo nazionale stilato nel 2010 dall’allora ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e dal sottosegretario di Stato all’Interno, Alfredo Mantovano. Il documento è stato firmato a Chieti, in Prefettura. All’intesa hanno detto sì, oltre al prefetto, Fulvio Rocco de Marinis, i Comuni di Chieti, Lanciano e Vasto e 5 istituti di vigilanza privata. In base a quell’accordo ufficiale, questi ultimi dovranno collaborare con le autorità di pubblica sicurezza per i prossimi 3 anni. Viene stabilito che gli istituti di vigilanza avranno il compito di controllare e segnalare alle forze dell’ordine situazioni sospette e fornire informazioni agli investigatori. Stabiliti anche modalità di intervento, ambiti d’azione e situazioni d’interesse pubblico.
Il ricorso alla vigilanza privata – fa notare Marco di Michele Marisi – non è molto diverso dai volontari per la sicurezza che abbiamo proposto da tempo e che hanno anch’essi compiti di osservazione e segnalazione. Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, non era obbligato a firmare. Firmando, ci ha dato ragione sull’esistenza di un problema sicurezza, che lui ha sempre negato e che, invece, viene confermato dai fatti di cronaca.
Firmando il protocollo d’intesa, il sindaco ammette anche che ritiene necessario il supporto di soggetti privati per coadiuvare il lavoro svolto giorno e notte dalle forze dell’ordine nonostante tagli e carenza d’organico. Ora vorremmo sapere se il primo cittadino ha provveduto fattivamente a realizzare questo protocollo d’intesa. E a che punto è il progetto di videosorveglianza?”.
Michele D’Annunzio – Giuseppe Ritucci