Anche la pubblica accusa chiede la perizia psichiatrica per Marco Del Vecchio, il 37enne accusato di aver assassinato a coltellate i suoi genitori nella casa in cui tutti e tre vivevano in via Anghella, a Vasto.
Lo ha chiesto il sostituto procuratore Enrica Medori, titolare dell’indagine, al giudice per le indagini preliminari, Stefania Izzi.
“C’è stata una richiesta di incidente probatorio riguardo, in particolare, alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio per lo svolgimento di un esame psichiatrico sul mio assistito”, dice a ZonaLocale.it Raffaele Giacomucci, l’avvocato dell’indiziato. Marco Del Vecchio rimane l’unico indagato per la morte dei suoi genitori, barbaramente uccisi domenica pomeriggio con 111 coltellate. A lanciare l’allarme è stata la figlia che, dopo aver telefonato molte volte, ha deciso di andare a controllare di persona, recandosi prima nell’abitazione di via Anghella, dove il fratello gli avrebbe detto che i genitori erano usciti, poi all’ospedale San Pio da Pietrelcina, al Commissariato di pubblica sicurezza e, infine, alla caserma dei carabinieri.
Una volta entrati in casa, i militari hanno scoperto i due cadaveri dilaniati sotto al letto del figlio e nell’altra stanza. L’autopsia, eseguita nell’obitorio del San Pio dal medico legale della Asl, Pietro Falco, ha evidenziato che Emidio Del Vecchio e Adele Tumini sono stati ammazzati con 111 coltellate. Quelle nella zona cardiopolmonare sono state letali. Ieri, durante l’interrogatorio svoltosi in carcere, l’indagato si è dichiarato innocente, ma non ha voluto rispondere quando il gip gli ha chiesto dove fosse sabato pomeriggio, nelle ore in cui si è consumato il delitto. Giacomucci già in quella circostanza aveva avanzato una richiesta di perizia psichiatrica. Oggi lo ha fatto anche il pubblico ministero.
Per Marco Del Vecchio questa sarà la quinta notte nel carcere di Torre Sinello.