“Fa riflettere l’allarme che si sta diffondendo in città, a causa degli ultimi avvenimenti di cronaca. In questi ultimi giorni, in effetti un’escalation c’è stata, ma non di criminalità e violenza, quanto piuttosto di commenti allarmistici e dichiarazioni a effetto molto superficiali, che rischiano di creare un clima di terrore in città, arrivando addirittura ad invocare il coprifuoco”. Evitare allarmismi. Lo chiede Rifondazione comunista dopo gli ultimi gravi episodi accaduti a Vasto e i commenti che ne sono seguiti.
“L’elemento scatenante è stato l’omicidio di una coppia di anziani, del quale è stato accusato nelle ore immediatamente successive il figlio, avvenuto sabato. Le notizie sulla dinamica dei fatti, riportate dai mezzi di informazione, sono evidentemente insufficienti, eppure è stato facile per alcuni strumentalizzare l’accaduto, per creare un clima di paura nella popolazione”, afferma in un comunicato il circolo Sante Petrocelli, secondo cui c’è stato un tentativo “di liquidare questioni sociali complesse in allarmi criminalità ispirati da un’ottica puramente securitaria e repressiva. Contemporaneamente i partiti di centro destra pongono l’attenzione sulla situazione di degrado del centro storico, dovuta, secondo loro, all’elevato numero di migranti che ci abitano.
In una loro nota si legge che gli abitanti del centro storico, a causa del degrado sono costretti a dare in affitto i propri immobili solo agli immigrati. Dichiarazione razzista e xenofoba questa, tanto più che in molti casi il motivo per cui si affitta agli immigrati, è che con loro è più facile evadere e accettano condizioni abitative che un italiano non accetterebbe mai.
Si è ingiustamente accostata la presenza di immigrati al degrado e alla criminalità, per arrivare alla riqualificazione del centro storico. Tale riqualificazione va senza dubbio fatta, ma assolutamente non partendo da questo assioma. Il centro storico va riqualificato in un’ottica che si oppone alla cementificazione selvaggia, che crea artificialmente quartieri senza controllo urbanistico e senza considerazione sociale.
Sempre il centro destra arriva a proporre un censimento degli stranieri residenti o domiciliati nel centro storico. Noi respingiamo con forza l’assioma straniero/delinquente e riteniamo che sia controproducente agire in maniera subdola e demagogica sulle paure della popolazione per scatenare una inutile caccia alle streghe”.