Un gioco squallido. Sparare a un cane. Ma chi si è divertito ora è stato incriminato per maltrattamento di animali. Saranno processati due uomini di Cupello che hanno imbracciato un fucile, puntandolo verso un cagnolino contro cui hanno fatto fuoco senza pietà. L’articolo 544 ter del codice penale parla chiaro: se verranno riconosciuti colpevoli dal giudice, si beccheranno una condanna da tre mesi a un anno di reclusione e una multa da 3mila a 15mila euro.
I fatti – L’orrido tiro a segno è andato in scena un anno e mezzo fa. Ai primi di maggio del 2011, in pieno centro abitato di Cupello, due uomini decidono di divertirsi a sparare contro un cane. Un colpo di carabina prende in pieno il povero animale, che è ferito gravemente, ma per fortuna viene soccorso in tempo e si salva. Il botto non passa inosservato. Sul luogo in cui si è consumato l’atto di crudeltà intervengono i carabinieri del paese. Della vicenda si occupa anche l’associazione Amici di zampa, che gestisce a Vasto il canile-rifugio comunale.
La denuncia – L’avvocato dell’associazione, Vittorio Melone, e il suo collega che rappresenta la proprietaria del cane, Alessandro Orlando, intraprendono le vie legali, che conducono a una prima tappa importante: i due presunti autori del brutale gesto andranno sotto processo. Il giudice per le indagini preliminari, Anna Rosa Capuozzo, li ha infatti rinviati a giudizio. Dinanzi al Tribunale monocratico dovranno difendersi dall’accusa di maltrattamento di animali. Ad aprile compariranno dinanzi al magistrato che li giudicherà in base alle nuove norme vigenti dal 2004.
A Vasto sarà in assoluto il primo processo per quelli che il libro secondo del codice penale classifica come delitti contro il sentimento per gli animali. Non è l’unico caso all’esame della magistratura vastese. Oltre a questo di Cupello e a quello di Lentella (un cane legato all’automobile e trascinato in giro per il paese), esiste almeno un altro atroce episodio su cui sono in corso le indagini.