Ore 19 – Oltre cento coltellate. Questo il responso delle due autopsie in merito al numero complessivo dei fendenti che hanno dilaniato i corpi di Emidio Del Vecchio e Adele Tumini. L’omidicio sarebbe avvenuto sabato pomeriggio. I cadaveri sono stati scoperti attorno alla mezzanotte. Al termine della prima autopsia, svolta lunedì sul cadavere di Emidio, il medico legale, Pietro Falco, aveva parlato di “oltre trenta coltellate”
Ore 18.05 – Due i coltelli sequestrati dai carabinieri. Uno Marco Del Vecchio lo aveva con sé al momento in cui è stato raggiunto e fermato dai militari sulla Loggia Amblingh, l’altro è stato trovato dagli investigatori nella casa di via Anghella. Nel corso dell’autopsia è stata eseguita la verifica di compatibilità delle ferite con le due lame.
Ore 17.54 – E’ finita in questo momento l’autopsia sulla salma di Adele Tumini. E’ durata oltre 8 ore e mezza.
Ore 17.20 – E’ in corso ormai da oltre 8 ore l’autopsia sul corpo di Adele Tumini, la donna assassinata insieme a suo marito nella casa di via Anghella. Il medico legale, Pietro Falco, sta esaminanto una ad una ferite, abrasioni e contusioni.
Ore 16.30 – Un’altra notte in carcere per Marco Del Vecchio, il 37enne accusato di omicidio volontario e resistenza a pubblico ufficiale. E’ lui l’indiziato del delitto dei suoi genitori. “L’udienza è fissata per domattina alle 11 in carcere”, spiega Raffaele Giacomucci, l’avvocato difensore dell’uomo.
Domani il Gip, Stefania Izzi, deciderà se tramutare o meno il fermo in ordine di custodia cautelare.
La prima autopsia – Quasi sei ore. Lunga autopsia sul corpo esanime di Emidio Del Vecchio. Stamani, alle 9, è iniziato il secondo esame autoptico: l’equipe del medico legale Pietro Falco esaminerà la salma di Adele Tumini. Marito e moglie sono stati trovati morti alla mezzanotte di domenica nella loro casa di via Anghella.
Uccisi a coltellate. Bocche cucite sull’esito della prima autopsia. L’anatomopatologo della Asl avrebbe contato una quarantina fendenti inferti dall’omicida sul corpo del 78enne. Ferite molto profonde, che potrebbero essere compatibili col coltello che aveva con sé Marco Del Vecchio, il figlio 37enne della coppia, quando è stato braccato e fermato dai carabinieri sulla Loggia Amblingh, la balconata orientale di Vasto. Decisive le lesioni cardiopolmonari.
“Un lungo coltello”: di questo ha parlato nel suo comunicato ufficiale il procuratore capo, Francesco Prete. L’indiziato è sorvegliato a vista nel carcere di Torre Sinello in attesa che entro oggi il gip del Tribunale di via Bachelet decida se tramutare in custodia cautelare il fermo di polizia giudiziaria disposto nel primo pomeriggio di domenica, nelle ore successive all’efferato delitto consumatosi nell’abitazione di via Anghella 4 A. “Chiederò per lui una perizia medica”, ha detto l’avvocato difensore Raffaele Giacomucci.
Ieri la figlia delle vittime, Nicoletta, è stata sentita per circa 2 ore e 40 minuti dal sostituto procuratore Enrica Medori, titolare dell’inchiesta. All’uscita dalla Procura, era ancora visibilmente scossa dall’agghiacciante esperienza vissuta. La morte violenta di entrambi i genitori. “E’ indescrivibile quello che si prova”, ha confidato la donna.
Stamani l’autopsia sul corpo di Adele. Per entrambi gli esami l’avvocato di parte civile, Gianni Menna, ha nominato un perito: è Ilaria Scafetta, associato presso la cattedra di medicina legale dell’Università Cattolica di Roma.
Poi la magistratura darà il via libera ai funerali. L’ultimo saluto per chiedere che i coniugi riposino in pace.