Si avvia verso la conclusione la settimana dedicata alla reliquia del Beato Giovanni Paolo II. Decine di persone, da ogni parte d’Abruzzo, stanno giungendo a Vasto per pregare dinanzi all’ampolla che conserva il sangue di Papa Wojtyla. Ogni sera, prima della celebrazione della Messa da parte dei parroci vastesi, un testimone traccia un particolare profilo di Giovanni Paolo II. Questa sera sarà la volta dell’attrice Claudia Koll.
La Koll, che torvò il successo nel film di Tinto Brass “Così fan tutte”, negli ultimi anni ha vissuto un percorso che l’ha portata ad abbracciare la fede cattolica. Da qui ha cambiato radicalmente la sua vita, divenendo testimone della fede, impegnata in prima persona nella solidarietà e nella testimonianza.
Questa sera l’appuntamento è alle 18.00 nella Chiesa di San Paolo apostolo. “Oltre che nella chiesa ricorda il parroco don Gianni Sciorra- si può seguire la testimonianza dall’auditorium, collegato in audio e video, così da permettere a tutti di stare comodi”.
Cenni biografici
Claudia Maria Rosaria Colacione, in arte Claudia Koll, è un’attrice italiana, nata a Roma il 17 maggio 1965.
Dopo aver frequentato il liceo classico Orazio a Roma, ha debuttato al cinema nel 1989 con il film Orlando sei di Dante Majorana, per poi diventare famosa nel 1992 recitando nel film erotico di Tinto Brass “Così fan tutte”. Ha partecipato a molte fiction in televisione tra cui Linda e il brigadiere, Valeria medico legale e Amiche.
Nel 1995 ha presentato il Festival di Sanremo con Pippo Baudo e Anna Falchi e la trasmissione L’Angelo su Canale 5. Dopo l’avvicinamento e coinvolgimento nella fede cattolica, ha continuato la propria professione scegliendo ruoli consoni al nuovo stile di vita. Ha lavorato quindi, nei film tv Maria Goretti, biografia della giovane santa (interpretando la contessa Mazzoleni); San Pietro, sull’arrivo dell’apostolo a Roma (Anna); Una cosa in mente, biografia del Cottolengo (Marianna Nasi, collaboratrice del santo); Io non lo so, fiction sull’Ordine delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret; Il mio Francesco, sul santo di Assisi (il falco).
Esercita al contempo anche un’intensa attività teatrale (Medusa, Teatro fantastico di Buenos Aires, Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, Alle volte basta un niente, La professione della signora Warren, Ninotchka) e, durante le repliche al Teatro della Pergola de Il prigioniero della seconda strada di Neil Simon, si appassiona alla figura della santa fiorentina Maria Maddalena de’ Pazzi. Ne rimane affascinata al punto da offrirsi di interpretarla nella sacra rappresentazione di Riccardo Bigi, Venite ad amare l’amore, durante le celebrazioni per il quattrocentenario della morte della Santa, accanto all’attore Marco Predieri (il 25 maggio 2007).
Nel 2009 assume la direzione artistica della Star Rose Academy di Roma e firma la sua prima regia teatrale con la commedia musicale “A piedi nudi nel parco”, da quel momento dirige i giovani artisti della Star Rose Academy di Roma in molte altre rappresentazioni teatrali, l’ultima in ordine di tempo “Vacanze Romane?” nel 2012
Negli ultimi anni, alcune situazioni della sua vita l’hanno portata ad avvicinarsi alla fede e ad essere intensamente coinvolta nella fede cattolica. In questo percorso hanno avuto un ruolo importante le letture d’infanzia della mistica carmelitana Teresa di Lisieux che le hanno suggerito il concetto di alleggerirsi dei fardelli pesanti, dei bisogni indotti e del superfluo per vivere più pienamente la dimensione spirituale della vita.
Ha deciso, quindi, di dare una svolta alle proprie attività personali e professionali. Si dedica con passione e solidarietà alle sorti dell’umanità più disagiata attraverso numerose associazioni di volontariato e all’apostolato, testimoniando in numerosi incontri di preghiera il “giro di boa” che ha impresso alla propria esistenza.
Secondo la testimonianza dell’attrice la conversione ha avuto inizio quando, durante una meditazione, si è sentita spinta da un’entità a volgere all’odio la sua vita. Al suo rifiuto interiore ha fatto seguito un momento di grande sofferenza fisica e spirituale causato dalla ribellione di tale entità alla sua scelta. La stessa Koll racconta di avere, in quel momento, recitato il Padre Nostro, quindi il rosario, stringendo tra le mani un crocifisso che le era stato regalato solo alcuni giorni prima, riuscendo a provare una grande pace; lei racconta che la recita del santo rosario le era rimasta impressa dalla nonna materna.
Numerose volte pellegrina al Pontificio Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, l’11 ottobre 2009, in occasione della IV festa “Pompei è città”, le è stata conferita dal sindaco D’Alessio la cittadinanza onoraria di Pompei.