“Non so quante altre persone lo fanno, ma quando è buio mi chiudo a chiave dentro il negozio e, quando arriva qualcuno, lo guardo bene prima di aprire”. E’ una commerciante di Vasto, S.D., a raccontare a ZonaLocale.it la paura di essere rapinata.
“Ho letto l’articolo che avete scritto sull’aumento negli ultimi tempi dei reati contro le donne. Anch’io sono preoccupata da un bel po’ di tempo. Ho un’attività commerciale in zona centrale.
Non mi è mai successo di subire una rapina, ma sento e leggo di continuo le notizie dei furti nei negozi e nelle case.
Non so quante altre persone lo fanno, ma quando è buio mi chiudo a chiave dentro il negozio” perché “ho paura che qualcuno entri e mi punti un’arma, oppure mi metta le mani addosso, come è successo a quella tabaccaia in via Maddalena. So che all’uscita dalla mia attività il rischio c’è ugualmente. La vigilanza privata? Sono favorevole. Se il Comune e le forze dell’ordine si facessero aiutare dalle guardie giurate, forse si potrebbe controllare meglio la città. Il problema sicurezza, secondo me, esiste”.
Non è l’unica persona a chiudersi dentro il proprio locale. Testimonianze analoghe da una commerciante di via Maddalena dopo la rapina del 2 novembre scorso e, lo scorso anno, anche da un esercente di via Adriatica.
Troppi reati contro le donne – Scippi, furti, violenze e persecuzioni. Sempre più donne a Vasto e nel Vastese sono vittime di reati che segnano la vita delle vittime. E i casi che vengono denunciati emergono pubblicamente e colpiscono l’opinione pubblica sono meno di quelli che rimangono sotto il pelo dell’acqua.
“Sono ancora tante le donne che hanno paura di raccontare ai centri specializzati e alle forze dell’ordine i soprusi che subiscono”, ammette Teresa Di Santo, responsabile dello sportello antiviolenza Save di San Salvo. “Abbiamo già affrontato 40 casi. Dieci solo dall’inizio 2012 tra stalking e maltrattamenti. Attualmente ne lavoriamo su 7 situazioni. Offriamo assistenza alle donne costrette a subire questi gravi reati”.
Fatti preoccupanti di cui si stanno occupando le forze dell’ordine con maggiore frequenza rispetto al passato. Non solo violenza fine a se stessa, ma anche perpetrata per rubare. Spesso il bottino è di poche decine di euro. Ma nelle borse rubate dagli ignoti, cher spesso agiscono in coppia per terrorizzare le vittime, ci sono le chiavi di casa. E allora di corsa a far cambiare la serratura per evitare l’angoscia di ritrovarsi i ladri in camera.
Nove furti con strappo accertati dai carabinieri nella sola San Salvo.
A Vasto l’elenco delle donne scippate si allunga. Quattro casi in poco più di due settimane. In via Anelli (in un centro storico sempre più insicuro quando cala il buio) e lungo strade trafficate: circonvallazione Istoniense, via Maddalena, via Conti Ricci.
L’invito delle forze dell’ordine è a denunciare. E quello di chi opera per assistere le vittime di violenza è “a rivolgersi agli sportelli di ascolto e intervento. Tenersi tutto dentro non aiuta a superare il trauma delle persecuzioni e dei furti subiti da quelle donne che si sono viste mettere le mani addosso”.