Si è conclusa a lieto fine la scomparsa di un uomo originario del foggiano che alcuni giorni fa si era allontanato spontaneamente dalla propria abitazione. La moglie non vedendolo tornare ne aveva subito segnalato la scomparsa, soprattutto perche l’uomo è affetto dal “disturbo psichico bipolare”, ovvero un disturbo della personalità in cui si alternano stati d’animo di estrema euforia a stati di tristezza depressiva, talmente marcati, da portare il malato a tentare il suicidio.
Aveva detto che sarebbe andato in banca, invece non si era mai recato lì e non era più tornato a casa. In seguito la donna aveva trovato un biglietto in cui il marito diceva esplicitamente che si sarebbe suicidato e aveva dato l’allarme. Subito si erano attivate le ricerche, erano stati contattai anche i centri ospedalieri del circondario, senza alcun esito. Nel frattempo con pochi spiccioli in tasca l’uomo era riuscito ad arrivare a Vasto, aveva dormito in alloggi di fortuna e, vagando senza meta, non aveva più mangiato dal giorno in cui si era allontanato. E’ stato notato dalla Polizia mentre vagava disorientato per le strade della città.
Agli operatori del Commissariato, Coordinati dal Dott. Cesare Ciammaicheiia, che lo avevano avvicinato per chiedergli se avesse bisogno di qualcosa, aveva riferito di cercare una sistemazione per la notte. Ben vestito e curato nell’aspetto, l’uomo non ha mostrato alcun segno evidente della malattia, ha risposto con lucidità alle domande degli operatori, ma sembrava convinto di trovarsi nella città di San Salvo e non a Vasto. Questo particolare ha destato l’attenzione dei poliziotti che hanno deciso di approfondire il discorso con l’anziano signore.
Questi ha riferito di essersi allontanato da casa dopo un litigio con la moglie, non aveva voluto portare soldi e documenti perché non voleva essere rintracciato. A questo punto gli operatori hanno pensato di accompagnarlo negli uffici dei Commissariato ed effettuare i dovuti accertamenti anche perché, se la storia raccontata dall’uomo corrispondeva al vero, la moglie era sicuramente molto preoccupata. Hanno cercato di tranquillizzare l’anziano Signore che cominciava ad agitarsi e a chiedere spiegazioni.
Hanno parlato a lungo con lui, gli hanno offerto qualcosa da mangiare, tentando in ogni modo di conquistare la sua fiducia.
L’uomo ha fornito i propri dati anagrafici con esattezza e dopo averne riscontrato la veridicità, gli operatori hanno contattato ia
famiglia, a cui poche ore dopo è stato riaffìdato. I familiari dall’anziano, hanno ringraziato la Polizia per il lavoro svolto, anche perché la mancanza dei farmaci, necessari all’uomo per controllare la malattie e il freddo potevano essere deleteri per il suo stato di salute.
Una storia a lieto fine che testimonia anche l’aspetto umano e il trasporto sentimentale che le forze dell‘ordìne mettono in campo, per tutelare l’integrità delle persone più deboli e indifese.