Scippi, furti, violenze e persecuzioni. Sempre più donne a Vasto e nel Vastese sono vittime di reati che segnano la vita delle vittime. E i casi che vengono denunciati emergono pubblicamente e colpiscono l’opinione pubblica sono meno di quelli che rimangono sotto il pelo dell’acqua.
“Sono ancora tante le donne che hanno paura di raccontare ai centri specializzati e alle forze dell’ordine i soprusi che subiscono”, ammette Teresa Di Santo, responsabile dello sportello antiviolenza Save di San Salvo. “Abbiamo già affrontato 40 casi. Dieci solo dall’inizio 2012 tra stalking e maltrattamenti. Attualmente ne lavoriamo su 7 situazioni. Offriamo assistenza alle donne costrette a subire questi gravi reati”.
Fatti preoccupanti di cui si stanno occupando le forze dell’ordine con maggiore frequenza rispetto al passato. Non solo violenza fine a se stessa, ma anche perpetrata per rubare. Spesso il bottino è di poche decine di euro. Ma nelle borse rubate dagli ignoti, cher spesso agiscono in coppia per terrorizzare le vittime, ci sono le chiavi di casa. E allora di corsa a far cambiare la serratura per evitare l’angoscia di ritrovarsi i ladri in camera.
Nove furti con strappo accertati dai carabinieri nella sola San Salvo.
A Vasto l’elenco delle donne scippate si allunga. Quattro casi in poco più di due settimane. In via Anelli (in un centro storico sempre più insicuro quando cala il buio) e lungo strade trafficate: circonvallazione Istoniense, via Maddalena, via Conti Ricci.
L’invito delle forze dell’ordine è a denunciare. E quello di chi opera per assistere le vittime di violenza è “a rivolgersi agli sportelli di ascolto e intervento. Tenersi tutto dentro non aiuta a superare il trauma delle persecuzioni e dei furti subiti da quelle donne che si sono viste mettere le mani addosso”.