“I lavoratori sono stati minacciati da Cisl e Uil”. Lo dice Domenico Ranieri, segretario provinciale dei Cobas, di fronte ad una platea molto inferiore alle aspettative. La manifestazione non ha avuto il seguito sperato. Al raduno al terminal bus erano in pochi, tanto da far saltare il corteo programmato per raggiungere piazza Diomede.
“La Cgil, che ha proclamato anch’essa lo sciopero, ha preferito far convogliare tutti sulla manifestazione di Pescara”, spiega Ranieri. “Loro devono sottostare ai loro leader, noi non abbiamo nè vincoli nè catene”.
Ci si sposta in piazza, alla fine i presenti sono meno di una cinquantina. Nella divisione con i sindacati confederari Ranieri cerca le motivazioni della scarsa adesione allo sciopero. “Nonostante le aziende siano in crisi non abbiamo visto nessun amministratore interessato alla situazione- dice Ranieri-. Oggi qui siamo in pochi, ma quando chiuderanno le fabbriche nessuno potrà dire che i Cobas sono quelli che dicono solo no. Noi le nostre proposte le abbiamo fatte”.
C’è un carrello della spesa con le bandiere rosse dei Cobas. “Questo è il simbolo delle famiglie che tra poco non potranno più fare la spesa perchè non hanno soldi. La situazione è grave e il 2013 sarà ancora peggio”, dice il sindacalista concludendo il suo intervento.
Foto – Manifestazione Cobas
La manifestazione organizzata a Vasto dai Cobas