“A rilento, ma sta tornando”. Ricomincia a sgorgare l’acqua dai rubinetti di Cupello, dove per più di tre giorni cinquemila persone sono rimaste a secco. “Pian piano sta tornando”, dice il sindaco, Angelo Pollutri. “Ma perché vengano ripristinate le condizioni normali dobbiamo attendere che si riempiano i serbatoi”.
L’azione legale – La Giunta lo ha deliberato proprio ieri sera: il Comune di Cupello chiederà un risarcimento danni da centinaia di migliaia di euro alla Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Chieti.
Cinquemila persone senz’acqua. Centinaia di case a secco. Un intero paese in piena emergenza per il quarto giorno di fila. Scatta l’allarme a Cupello, dove ormai la situazione si aggrava di ora in ora e rischia di diventare pesante sotto l’aspetto igienico-sanitario. Sono fuori uso le pompe di sollevamento che portavano il prezioso liquido in paese.
“Da domenica mattina manca l’acqua e i tecnici della Sasi non rispondono al telefono. Sono irreperibili”, tuona Angelo Pollutri, sindaco del paese. “L’acqua nei serbatoi è finita da un pezzo. Ormai tutte la famiglie sono rimaste completamente a secco. La gestione della Sasi – attacca il primo cittadino – è di gran lunga peggiore rispetto a quella che era affidata ai Comuni. I sindaci non avrebbero mai consentito di far rimanere tutta la popolazione per tre-quattro giorni senz’acqua. Faremo un’azione legale collettiva, una class action per tutelare i cittadini e chiedere risarcimenti alla Sasi, dove sono molto bravi ad assumere gli incarichi e a pretendere il pagamento degli arretrati, cosa legittima, certo. Molto meno ligi, invece, quando si tratta di sanare le situazioni di grave disagio. Siamo a secco da sabato notte. E’ mai possibile che nel 2012, se si rompono le pompe, non ce ne sono altre in sostituzione di quelle danneggiate? Quando ci sono problemi seri, non si mai chi chiamare”.
Ieri sera la delibera di Giunta sulla class action: “Il Comune chiederà i danni morali, i cittadini potranno partecipare per chiedere il risarcimento di quelli materiali subiti in questi giorni”. A curare l’azione legale saranno gli avvocati Concetta Di Stefano, Erminia Di Filippo e Angela D’Ercole.