Non siano sempre e solo gli operai a fare sacrifici per affrontare la crisi. Alla Pilkington di San Salvo la Filctem-Cgil raddoppia le ore di sciopero: oltre alle 4 indette in tutta Italia per aderire alla manifestazione europea in difesa dei diritti dei lavoratori, altre 4 ore per protestare contro le scelte della multinazionale nipponica che produce vetro per automobili e sollecitare la politica a darsi una svegliata.
“La chiusura di altri stabilimenti in Europa (Svezia e Finlandia) valorizza ancor più la linea di condotta portata avanti dalle organizzazioni sindacali e dalla Rsu, nel mettere in sicurezza tutti i lavoratori; nello stesso tempo però rivendichiamo che commesse e nuovi prodotti vengano allocati a San Salvo senza stare ad attendere la saturazione di altri siti come Polonia o Spagna. Questo sarebbe inaccettabile per i lavoratori di San Salvo”, si legge nel comunicato con cui la rappresentanza sindacale unitaria Filctem-Cgil degli stabilimenti Pilkington, Primo e Bravo invita tutti a protestare, aderendo alla manifestazione regionale in programma a Pescara.
L’adesione allo sciopero, anche se sappiamo gravosa per l’economia di ogni singolo lavoratore, è ancor più indispensabile, soprattutto per dare valore al contributo che le organizzazioni sindacali, la Rsu ed i lavoratori tutti stanno dando, riguardo a: accordo sulla competitività; cassa integrazione, mobilità volontaria e contratti di solidarietà; sospensione per l’anno 2012-2013 del premio di partecipazione. Questi sacrifici devono essere supportati, contemporaneamente, da azioni che migliorino le nostre organizzazioni lavorative –cosi da essere più efficienti- e da progetti concreti finanziati anche dalla Regione, così da attrarre maggiori investimenti attraverso l’allocazione di nuove commesse e nuovi prodotti.
Come per le politiche europee chiediamo anche alla direzione Pilkington di San Salvo e alle sue strutture di applicare concretamente il concetto di equità poiché troppe volte evocato e raramente applicato come ad esempio nell’attuazione dei Contratti di Solidarietà, soprattutto tra figure professionali equivalenti; una maggiore equità corrisponde a sacrifici economici maggiormente ripartiti tra tutti i lavoratori. Questo obiettivo lo si può raggiungere anche attraverso l’azzeramento dello straordinario che a volte riteniamo non necessario e attuato sempre attraverso i soliti noti.
Non è più accettabile, inoltre, che siano smantellati o drasticamente ridimensionati enti e uffici che nel corso degli anni sono stati fondamentali per la crescita dell’azienda producendo benefici anche sull’indotto e su questo territorio”. Ieri ZonaLocale.it ha pubblicato la relazione stilata dai vertici del gruppo Pilkington-Nippon sheet glass in cui si evidenziano risultati fortemente negativi anche nel periodo compreso tra il primo aprile e il 30 settembre, con una previsione di perdita complessiva per fine 2012 pari a 28 miliardi di yen.
La protesta è rivolta anche alla politica: “Invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero e partecipare alla manifestazione di Pescara affinché si mandi un messaggio forte e chiaro anche all’immobilismo cronico delle istituzioni (Regione e Provincia) che con le loro non scelte, soprattutto su energia, logistica e trasporti, stanno definitivamente affossando le speranze di aziende e lavoratori oramai stremati da una crisi devastante, che non dimentichiamolo mai, nei mesi passati, tutti tranne la Cgil avevano sminuito e sottovalutato”.