E’ un documento importante a gettare ombre sul futuro della Pilkington. Naviga in cattive acque il gruppo giapponese specializzato nella produzione del vetro, che a San Salvo possiede lo stabilimento più grande, con circa 1800 dipendenti, 500 dei quali rimangono a casa a rotazione per via dei contratti di solidarietà. Le auto non si vendono e, di conseguenza, cala vertiginosamente anche la domanda di parabrezza e finestrini di cui la fabbrica di Piana Sant’Angelo è una delle migliori produttrici a livello internazionale.
Conti in rosso per tutta la Nippon Sheet Glass, la multinazionale nipponica che nel 2006 ha acquistato la Pilkington dall’allora proprietà inglese. E’ stata la società più piccola a inglobare quella più grande, che all’epoca viaggiava a gonfie vele. Al momento in cui si perfezionò l’importante operazione finanziaria nessuno avrebbe potuto prevedere il tracollo economico in cui dal 2008 è impelagata l’intera economia mondiale. E che rende inapplicabili le previsioni sul rientro dai debiti accumulati.
Gli ultimi mesi dell’anno, tradizionalmente i meno rosei per il mercato dell’auto, in questo 2012 diventano tempi durissimi. E se alla Denso, l’unica industria dell’automotive che fino ad ora aveva tenuto accesi in fari nel tunnel della crisi nera, azienda e sindacati sono stati costretti a firmare il contratto di solidarietà, ormai da settimane questa forma di accordo tipica delle fabbriche in difficoltà produttiva è una realtà alla Pilkington. La formula è: lavorare meno, accettando una riduzione del 20% dello stipendio, ma lavorare tutti. Per 500 operai dello stabilimento di San Salvo significa un mese a casa diluito tra il 24 ottobre (giorno in cui l’accordo di solidarietà è entrato ufficialmente in vigore) e la fine dell’anno. Sperando che gennaio, da sempre il mese che fa registrare il maggior numero di immatricolazioni, porti qualche novità positiva.
Mentre nel metalmeccanico la Denso annuncia su Piana Sant’Angelo un investimento da 50 milionidi euro per ammodernare le linee e renderle in grado di produrre il nuovo alternatore con cui competere in termini di qualità in un mercato sempre più asfittico, nessuno stanziamento è previsto fino ai primi tre mesi del 2013 dalla Pilkington-Nsg.
Lo rivela il documento con cui i massimi dirigenti tracciano un bilancio dei risultati nel periodo compreso tra il primo aprile e il 30 settembre scorsi. Keiji Yoshikawa (amministratore delegato), Clemens Miller (direttore generale) e Mark Lions (direttore finanziario) prevedono una perdita di 28 miliardi di yen nell’anno finanziario marzo 2012-marzo 2013. Brutte notizie per gli impiegati: è in programma il trasferimento del back office nei Paesi dell’Est.
Il confronto con l’altra grande multinazionale del vetro, la francese Saint Gobain (che lo scorso anno ha ceduto definitivamente a Pilkington la propria quota dello stabilimento Flovetro di San Salvo) presenta un bilancio sano e competitivo in un contesto difficilissimo come quello attuale.
Cgil: 8 ore di sciopero – Otto ore di sciopero: 4 per la protesta nazionale ed europea (con manifestazione regionale a Pescara), più altre 4 “contro le decisioni dell’azienda e della politica”. Le ha indette la Filctem-Cgil per il 14 novembre.
Dopo aver perso oltre 350 interinali, ora l’obiettivo è evitare licenziamenti. Ma l’accordo sui contratti di solidarietà, che decurta del 20% il salario base, non può piacere ai lavoratori. “Dall’accordo sulla competitività del dicembre 2011, sono sempre loro a dover fare i sacrifici. Prima la riduzione delle pause, poi la rinuncia al premio di partecipazione, ora lo stipendio ridotto”, ha detto Emilio Di Cola della segreteria provinciale Filctem-Cgil. Il malcontento serpeggia tra gli operai.
Cobas: sciopero a Vasto – Cobas sul piede di guerra. Otto ore di sciopero il 14 novembre. A Vasto i lavoratori sciopereranno sfilando in un corteo che partirà dal terminal bus di via Conti Ricci e giungerà in piazza Rossetti. Lo ha annunciato il segretario provinciale della Confederazione Cobas, Domenico Ranieri. Ieri pomeriggio volantinaggio in corso De Parma per invitare tutti a unirsi alla manifestazione. Oggi i volantini sono stati distribuiti davanti alle scuole “contro il massacro dell’istituzione pubblica”.