“Allora cosa dobbiamo pensare? Che voi politici vi fregate i soldi?”, dice Antonella Treviso, che fa parte del gruppo degli organizzatori e prende la parola dalla platea. Il dibattito che mette di fronte i politici e gli studenti nell’aula magna dell’Istituto superiore Palizzi di Vasto prende la piega di una contestazione nei confronti dei politici presenti: l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, e il consigliere regionale Camillo D’Alessandro. Sul palco oltre a Gatti e al moderatore, il giornalista Pino Cavuoti, ci sono un rappresentante dell’opposizione di centrosinistra, Camillo D’Alessandro (capogruppo del Pd in Consiglio regionale), il preside della scuola, Gaetano Fuiano, e Nicola Salerni, responsabile e ideatore insieme a Francesco Prospero di Fo & Pa-formazione e partecipazione, la scuola politica che avvia oggi il secondo ciclo di lezioni.
Il primo seminario a scuola, davanti a circa 300 studenti del Palizzi e del Pantini-Pudente (Liceo classico, Liceo delle scienze umane, Liceo linguistico e Liceo artistico), vive alcuni momenti di tensione quando gli studenti prendono la parola ed esternano tutte le loro ansie verso un futuro colmo di incertezze. Alcuni di loro intraprenderanno la strada dell’università, altri si affacceranno sul mondo del lavoro proprio nel periodo più nero. Dal dopoguerra a oggi, loro, gli appena maggiorenni e i quasi maggiorenni sono (insieme ai ventenni e ai trentenni) la prima generazione che sta peggio dei loro genitori. Qualsiasi scelta compiano, è un percorso tutto in salita, quello che li aspetta dopo il diploma.
Uno di loro sembra riassumere il pensiero di tutti: “Noi, usciti da qua, non sappiamo che fare. Ci aspettano 200mila corsi, l’università, i master. Invece bisognerebbe avvicinare la scuola al mondo del lavoro”. Applausi della platea.
Gatti (Pdl) ribatte: “La questione dei soldi, non mi tocca, visto che ho rinunciato al vitalizio della Regione”, la pensione che spetta a consiglieri e assessori regionali dopo appena una legislatura. Soldi che, in base a una recente sentenza della Corte dei conti, percepiscono al compimento dei 60 anni. “Coi nostri progetti 3mila persone sono andate a lavorare coi fondi dell’Unione europea. Con un progetto presentato l’8 marzo abbiamo consentito a mille donne l’accesso al lavoro. Questi sono i dati”, rivendica l’assessore regionale. “E poi vi dico: ragazzi, in che mondo vivete? Neanche in Russia lo Stato vi darebbe il 100% dei contributi. Chi ve lo dice vi prende in giro. Qui vi diamo anche fino al 75%. la cosa più brutta è promettere a ragazzi di 17-18 anni cose che non si possono mantenere. Il regalo più bello è la verità”.
D’Alessandro (Pd) fa notare: “In Italia c’è il sindacato per chi ha il lavoro e non per chi non ce l’ha. Per chi ha la pensione e non per chi non sa se ce l’avrà. Lo Stato non è la Russia che controllava la vita delle persone dalla mattina alla sera, ma non deve essere neanche il contrario, cioè abbandonare i cittadini a se stessi. Ai voi ragazzi dico: il problema è di rappresentanza. Di quali persone vanno a rappresentarvi nelle istituzioni”.
In chiusura Fuiano si rivolge ai presenti: “A voi tocca studiare per conseguire un’alta professionalità. Ed elevare il livello della vostra formazione. Quello che imparate vi fa diventare competitivi nel mondo del lavoro. Il tempo della critica deve finire. Partecipare vuol dire mettersi in gioco”.
“Quando uno ci mette la faccia e accetta il confronto pubblico, è normale che possa ricevere anche delle critiche”, dice Gatti a microfoni spenti al termine del convegno.
Se l’assessore regionale ammette sportivamente le critiche, tutt’altro che anormali in un dibattito pubblico, non fa la stessa cosa Fo&Pa, che in un comunicato afferma: “Sono emersi esclusivamente fatti positivi, come la disponibilità dei due giovani esponenti politici a confrontarsi apertamente con la gente”, inoltre “Gatti è stato onesto nel dire i soldi che prende, avrebbe benissimo potuto evitare di farlo o dare cifre diverse. Ma ha preferito essere onesto davanti ai giovani”.
Il tema – Quello di stamani è stato il primo incontro del secondo ciclo di conferenze di formazione politica sul tema Giovani e Futuro: tra ricambio generazionale e prospettive di lavoro, ha avuto come relatori Paolo Gatti, assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Formazione e Istruzione e Camillo D’Alessandro, capogruppo in Consiglio regionale del Partito democratico.
“Anche quest’anno – spiega Salerni – la FO&PA, nel rispetto dei principi che hanno portato alla sua costituzione, cercherà di offrire a tutti gli interessati, giovani e meno giovani, persone più o meno interessate alla vita politica, ai rappresentanti delle diverse categorie sociali e professionali, momenti di riflessione su quella che è la realtà circostante”.
Foto – Studenti contestano l’assessore regionale al lavoro Paolo Gatti
A Vasto l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, contestato dagli studenti nella conferenza all’Istituto superiore Palizzi.