“Non c’è nessuna ipotesi di reato. Né abbiamo aperto alcuna inchiesta”. Lo afferma Cesare Ciammaichella, vice questore di Vasto, in merito alla vicenda sui presunti riti satanici che si svolgerebbero dentro l’ex Tribunale.
Il ritrovamento di una bambola appesa al soffitto del vecchio e decadente palazzo Genova Rulli, in via Anelli, ha fatto discutere molto l’opinione pubblica. Con un’ampia prevalenza degli scettici. “La stella a 5 punte è disegnata a penna. Ma nel culto satanico viene fatta col carboncino oppure col sangue”, fa notare Marco, uno dei lettori che hanno segnalato a ZonaLocale.it anomalie e stranezze del presunto feticcio.
Della vicenda si è interessata la polizia: “Abbiamo eseguito un sopralluogo – spiega Ciammaichella – per verificare se si sono verificati furti o danneggiamenti all’interno della struttura”, ormai abbandonata da danni. Non c’è nulla da rompere perché ormai al piano superiore è tutto rotto: porte, vetri e infissi delle finestre.
Le condizioni dell’ex Tribunale sono pietose, tant’è che era stato il cappellano della attigua chiesetta di Santa Filomena, don Michele Ronzitti, a chiedere nelle scorse settimane interventi urgenti.
L’assessore ai Servizi, Vincenzo Sputore, pur riconoscendo l’esistenza di un problema di degrado e sporcizia, aveva risposto: il Comune non ha soldi per ristrutturare il Genova Rulli.
I residenti del quartiere Porta Nuova dicono che lì si rifugiano di notte i ladri che seminano il panico nel centro storico con furti e scippi. Poi è spuntata la bambola appesa al soffitto con la stella a 5 punte rivolta verso il basso e disegnata sulla fronte.
“Non c’è nessuna ipotesi di reato. Né abbiamo aperto alcuna inchiesta”, ribadisce Ciammaichella. “In Italia la Costituzione garantisce la libertà di culto”, le messe sataniche non sono reato. “Al termine del sopralluogo abbiamo incontrato l’amministrazione comunale per segnalare lo stato di abbandono del palazzo”. E la necessità di interventi urgenti.