Gli Amici del Basket San Salvo hanno appena iniziato la stagione nel campionato di Serie D con una vittoria domenica scorsa al PalaTricalle di Chieti. Continua dunque la striscia positiva dopo la promozione dello scorso anno conquistata da imbattuti sul campo. Sabato alle 15.30 è in programma la presentazione a San Salvo, nella sede dell’azienda del patron e poi alle 18.30 la partita contro Montesilvano, nella palestra dell’Itc Mattioli. Nata a dicembre 2011 la società coinvolge oggi, in meno di un anno, 180 persone, tra giocatori, dirigenti e staff. Il presidente Alberto Antenucci, imprenditore titolare insieme al socio Mario D’Angelo della ditta D’Angelo & Antenucci, è tra gli artefici di questo progetto vincente.
La tua passione per il basket inizia da lontano.
Dal 1980 più o meno, frequentavo l’oratorio salesiano di Vasto, dove giocavo nella Pgs con Marco Nanni, Sergio Desiati, Saverio Celenza, Gianluca Tana e tanti altri ragazzi, ci siamo conosciuti lì e siamo cresciuti insieme con l’amore e la passione per questo sport. Ero un’ala, me la cavavo, poi però tra scuola e lavoro ho smesso, loro invece hanno continuato con successo.
Che ricordo hai di quei tempi?
Venivo da Cupello a Vasto tutti i giorni apposta per giocare, ho un ricordo bellissimo, si stava sempre insieme, eravamo molto uniti, ho imparato tanto, c’era grande rispetto reciproco e ci impegnavamo molto, volevamo sempre vincere. L’ambiente salesiano mi ha formato e insegnato tanto, ho ricevuto una certa educazione e ho appreso determinati tipi di comportamento che mi sono serviti molto sia nella vita che nel lavoro.
Con certi trascorsi è stato naturale creare una squadra di basket.
Da anni come azienda siamo legati al mondo dello sport, sia con il ciclismo, che con il calcio e il volley. Lo scorso anno la cosa è partita per gioco da un’idea di Saverio Celenza e Sergio Desiati, mi hanno saputo coinvolgere con il loro entusiasmo oltre che con il loro amore per il basket, che è anche una delle mie passioni. Abbiamo vinto il campionato senza subire nemmeno una sconfitta e il crescente interesse di bambini e genitori che si sono affacciati, e continuano a farlo, a questo sport ci ha fatto scattare la molla per fare qualcosa di duraturo nel tempo. Ci siamo dati una struttura e un’organizzazione che speriamo duri, in modo da far conoscere il basket alla città di San Salvo.
Siete impegnati anche fuori dal campo.
Avere in squadra giocatori che hanno militato nelle categorie superiori è per noi un vanto, fare anche qualcosa di utile per il sociale è una gioia. Per me vedere tanti ragazzi che giocano felici e spensierati in palestra lontano da altre distrazioni è molto bello. Con i nostri tecnici siamo presenti nelle palestre cittadine con i corsi di basket e mini basket e possiamo vantare un ottimo successo. I nostri allenatori Linda e Saverio entreranno nelle scuole, con cui abbiamo iniziato a collaborare, ne abbiamo già parlato con il dirigente scolastico Delle Donne, si tratta di un progetto dedicato, i nostri allenatori nelle ore di educazione fisica faranno lezione di basket. L’impegno mio e di Mario D’Angelo è quindi quello di poter mantenere nel tempo una squadra per San Salvo, cercando di sviluppare un settore giovanile in modo da poter avere giocatori provenienti dal nostro vivaio. Dopo solo due mesi di attività possiamo contare 120 iscritti tra bambine e bambini, oltre a ragazzi tra i 16 e i 18 anni.
Come mai questo grande legame con lo sport?
Lo sport è vita, è ciò che si fa quotidianamente anche nella vita, ti insegna a combattere, ad avere costanza e a superare le difficoltà. Lo sport e la vita sono la stessa cosa se ci pensi.
In meno di un anno avete fatto un qualcosa di molto importante.
Abbiamo iniziato quasi per scherzo, oggi siamo in D, abbiamo dei buoni giocatori, grazie alle istituzioni locali disponiamo di due palestre, oltre alla prima squadra abbiamo una formazione satellite, gli esordienti, le under 12, 13, 14, sia maschili che femminili e il minibasket. Ne siamo orgogliosi. Vogliamo crescere a tutti i livelli, dai più grandi ai più piccoli, faremo anche i campionati regionali.
E’ difficile conciliare questa passione con il lavoro?
Lo faccio con il cuore, cerco di non tralasciare nulla e allungare la giornata lavorativa per fare tutto, in questo modo si dorme meno, ma è tutto sotto controllo, poi l’atmosfera di gioia delle palestre durante gli allenamenti e le partire, con gli atleti piccoli e grandi, mi dà la giusta carica.
La soddisfazione maggiore?
Oltre alla promozione in Serie D, vissuta partita dopo partita della scorsa stagione, oggi vedere le palestre colme di bambini che si avvicinano al basket, mi rende molto orgoglioso, oltre ad avere dato una struttura sia tecnica che organizzativa alla società di un certo livello. Dobbiamo comunque migliorarci sempre, siamo tutti molto ambiziosi, questo stimola alla competizione e spero che la maggiore soddisfazione arrivi a fine anno, vedere le palestre, oltre ai bambini, piene di genitori che si appassionano al nostro sport poco conosciuto a San Salvo non sarebbe una cosa da poco. E poi è una bella soddisfazione vedere i piccoli che tentano di imitare i loro idoli: Saverio, Sergio, Toth, il nostro grande campione ungherese di 2 metri e 10. I nostri atleti con le loro gesta li possono emozionare.
Il sogno?
E’ molto gratificante aver creato tutto questo, ci piacerebbe un giorno avere in prima squadre dei ragazzi di San Salvo, cresciuti nel nostro settore giovanile che possano essere i degni eredi dei vari grandi giocatori che attualmente vestono i nostri colori e che per tanti anni hanno militato nelle categorie superiori. Sperando presto di fare un salto di qualità.
Quali sono i vostri obiettivi quest’anno?
Vincere il campionato, siamo partiti bene con la vittoria al PalaTricalle di Chieti, anche se sappiamo che sarà più difficile, ci sono 14 squadre, ma non è una serie D è un’altra C2. Ci sono Teramo con i giovani della Teramo Basket che vengono dalla A, L’Aquila che doveva fare la C2, Pescara, Chieti, Torre dei Passeri e Mosciano. Per assurdo vista l’attuale crisi economica si sono rinforzate con tanti giocatori di categoria superiore che non trovando gli ingaggi giusti si sono accontentati di giocare vicino casa, ma noi non ci tiriamo indietro. Vogliamo arrivare in serie C per rimanerci, siamo ambiziosi.
Qual è la vostra forza?
Il gruppo, la compattezza e l’amore che tutti i ragazzi, dai piu talentuosi ai meno, nutrono per questo sport praticato fin dal minibasket, oltre alla serietà e alla lealtà al rispetto per gli avversari, da sempre punto di forza di questi giocatori, oltre alla voglia di non perdere mai. Questo è un grande gruppo, dentro e fuori dal campo, ha dei valori e degli ideali e può andare lontano. Questi giocatori nonostante le loro carriere hanno ancora voglia di rimettersi in gioco e di non abbandonare la loro passione, io non ho fatto altro che percepire tutto ciò e mettermi a loro disposizione con questo progetto.
Dalla città cosa ti aspetti?
Che risponda, di starci vicino, sabato per il nostro debutto casalingo alle 18.30 vorremmo il palazzetto gremito, ma non solo sabato, in tutte le partite, soprattutto di bambini, speriamo che il sindaco possa rendersi conto che se continuiamo cosi avremo bisogno di un impianto per il basket. Ma già siamo contenti di aver avvicinato una parte di pubblico, i genitori e degli imprenditori che ci danno una mano.
E dall’amministrazione?
Di condividere insieme un percorso per raggiungere i nostri obbiettivi, basket nel sociale, manifestazioni sportive da realizzare a San Salvo nelle nostre palestre, in modo che sia sempre più visibile la nostra città. Il sogno è anche quello di avere una palestra per il basket, ma forse chiediamo troppo.
A casa che dicono?
Sono tutti coinvolti nel progetto, le mie figlie partecipano ai corsi di basket e minibasket, oltre ai nipoti e agli amici, alcuni sono diventati dirigenti del settore giovanile, solo mia moglie un po’ meno…scherzo… insieme con la sua attività commerciale, il Papiro, sostiene il progetto coinvolgendo genitori e bambini.