“Scippi anche davanti alle chiese, continui roghi di autovetture, rapine a mano armata, senza parlare dei recenti omicidi e senza contare i furti a raffica che stanno letteralmente seminando il panico nei piccoli centri dell’entroterra Vastese. E’ ora che le istituzioni prendano atto di quanto sta accadendo, della vera e propria emergenza, e pongano in essere delle contromisure per restituire un po’ di pace e serenità ai cittadini”.
L’allarme sicurezza nel Vastese viene rilanciato dal consigliere regionale Paolo Palomba. L’esponente politico dell’Idv ha spesso sollecitato le istituzioni ad un rafforzamento della presenza di forze dell’ordine sul territorio.
“Sto ricevendo, in questi giorni, tantissime telefonate – spiega Palomba – vere richieste di aiuto da tutto il territorio Vastese, per i furti che stanno suscitando timore tra la popolazione. L’ultima segnalazione che non ha avuto neanche eco sulla stampa, nei giorni scorsi, l’ho avuta da contrada Bufalara: una casa completamente ripulita, praticamente non sono riusciti a caricare solo le finestre e le porte. Hanno rubato tutto: trattori, attrezzi agricoli e utensili per la campagna e per la raccolta delle olive. Non si può più vivere così, con il terrore di essere derubati o scippati o peggio ancora aggrediti in ogni momento. E se la situazione nelle città di Vasto e San Salvo è tragica, dove comunque il presidio delle Forze dell’ordine è maggiore, nei piccoli centri dell’entroterra si registra una vera emergenza sicurezza. I Carabinieri, nell’entroterra, sono presenti con pochi uomini e pochissimi mezzi e nonostante questo svolgono un eccellente lavoro, ma è evidente che occorre aumentare la presenza di Forze dell’ordine non solo in città, ma soprattutto nelle zone periferiche dell’entroterra, quelle più vulnerabili perché meno controllate. Servono mezzi, uomini e risorse, c’è poco da discutere e un maggiore coordinamento tra i vari corpi. Non si può pensare di risparmiare sulla sicurezza. Porterò queste istanze dei cittadini nelle varie sedi istituzionali, a partire dalla Regione, coinvolgendo i vertici provinciali e regionali delle forze di polizia”.