“E’ ora di rottamare questi vecchi politici”. Lo afferma Riccardo Alinovi, referente locale dell’associazione Codici-centro per i diritti del cittadino, dopo la sentenza con cui la Corte dei conti ha respinto il ricorso presentato dall’ex assessore regionale Massimo Desiati. La magistratura contabile ha stabilito che, in base alla nuova legge, gli ex consiglieri regionali non possono percepire la pensione prima dei 60 anni. E non più a 55, come avveniva in precedenza.
“Ho letto vicenda Desiati, ne sono rimasto sconcertato”, commenta Alinovi, secondo cui il vice presidente regionale di Grande Sud “ha avuto la faccia tosta di fare ricorso per percepire la pensione da ex consigliere regionale di 2mila 500 euro al mese addirittura da 55 anni, quando ci sono migliaia di famiglie a Vasto che non hanno lavoro o stipendi che non bastano a soddisfare le esigenze primarie di vita. Ho trovato vergognoso la sua spiegazione fornita alla stampa e, di conseguenza, ai cittadini. Ha detto che ha posto un quesito per fare chiarezza. Avrebbe fatto bene a stare zitto: ha fatto ricorso perché si è visto sfuggire l’opportunità che gli consentiva, prima che la Regione approvasse la nuova legge, di percepire subito i 2mila 500 euro al mese dei contribuenti per l’attività svolta in Consiglio regionale, sia da consigliere che da ex assessore. Pensare che Desiati si spaccia per nuovo. Purtroppo per lui lo ricordiamo bene il suo impegno in politica da trent’anni, nel movimento sociale italiano, poi con An, adesso con Grande Sud di Micciché. Dov’era Desiati quando l’amministrazione comunale di centrodestra, a Vasto, approvava un Piano regolatore che è all’origine dei disastri urbanistici della nostra città?”.
“Meno male – polemizza Alinovi – che i vastesi lo hanno già bocciato due volte: la prima quando non è stato rieletto in Regione dopo aver fatto l’assessore e la seconda volta nel 2011 quando ha preso meno voti di Mario Della Porta, il candidato del Pdl. Vasto non ha bisogno dei riciclati, di chi vivrà serenamente con 2mila 500 euro al mese, soldi dei contribuenti, solo perché ha svolto due mandati in Regione. Vasto ha bisogno di fare piazza pulita di questi mestieranti della politica. Ho pure letto che Desiati vuole ricandidarsi. Mi auguro che lo faccia, perché c’è un detto che recita: non c’è due senza tre. Vorrà dire che i vastesi lo bocceranno per la terza volta”.