“Le attese di vita si sono allungate e non ritengo comunque opportuno godere di un regime pensionistico ad una età in cui è possibile esprimere la propria attività in Politica così come in qualsivoglia altro impegno lavorativo”. Massimo Desiati la prende con fair play. L’ex assessore regionale commenta la sentenza con cui la Corte dei conti ha respinto il suo ricorso riguardante la pensione da consigliere regionale. Gli ex componenti dell’assemblea di Palazzo dell’Emicilo potranno percepire il vitalizio al compimento dei 60 anni e non a 55, come invece previsto dalla precedente normativa, che era in vigore quando Desiati era membro del governo regionale, dal 2000 al 2005.
“Bene ha fatto il Consiglio Regionale d’Abruzzo ad abolire l’istituto del vitalizio per i propri Consiglieri. Le risorse del vitalizio, previsto per legge, scaturivano da versamenti obbligatori dei singoli Consiglieri, somme che venivano trattenute dall’appannaggio mensile”, dichiara il vice presidente regionale di Grande Sud, il movimento politico di cui è leader nazionale l’ex ministro Gianfranco Miccichè.
“Fino al 2010, per una vecchia legge, il vitalizio veniva riconosciuto all’ex Consigliere, al compimento dei 55 anni di età. Una legge regionale successiva ha portato l’età minima a 60 anni per tutti i Consiglieri ed ha cancellato il vitalizio per quelli che entreranno in carica dalla prossima legislatura (eliminando, per i Consiglieri ancora in carica, la trattenuta ma riconoscendo comunque loro l’importo direttamente nell’appannaggio mensile…).
Avendo esercitato la funzione di Consigliere nella vigenza della vecchia legge, allorquando la Regione mi ha comunicato che avrei potuto percepire il vitalizio solo al compimento del 60° anno, ho inteso porre l’interrogativo alla Corte dei Conti al fine di far chiarezza sulla questione (primo caso a livello nazionale) e non al Tribunale civile. Per ottenere risposta – sostiene Desiati – l’unico mezzo possibile è il ricorso e l’aver adito la Corte dei Conti, competente in materia di controllo sulla spesa pubblica, è stato il modo per capire quale interpretazione si desse, nella fattispecie, al cosiddetto diritto quesito.
La Corte dei Conti ha dato una risposta favorevole all’applicabilità della nuova norma, anche per gli ex Consiglieri e chiarezza è stata così fatta. D’altronde – commenta il leader di Progetto per Vasto – le attese di vita si sono allungate e non ritengo comunque opportuno godere di un regime pensionistico ad una età in cui è possibile esprimere la propria attività in Politica così come in qualsivoglia altro impegno lavorativo”.
Nei giorni scorsi, in un’intervista video rilasciata a ZonaLocale.it, Desiati ha annunciato che “non vedo l’ora di ricandidarmi sindaco”.