“L’hanno immobilizzata, poi le hanno tappato la bocca. Tutto questo per strapparle la borsetta ed evitare che si mettesse a urlare. Un’aggressione in piena regola nel centro abitato di Vasto. Una cosa indescrivibile”. Stefano Moretti parla con voce rotta dalla tensione. E’ scosso dopo aver soccorso una ragazza che è ancora sotto shock e ora si trova all’ospedale San Pio da Pietrelcina, assistita dai medici.
La rapina è avvenuta stasera dopo le 20 nell’androne di un condominio di via Maddalena, quasi all’angolo con via Conti Ricci. “La vittima è una ragazza sulla trentina, titolare insieme alla famiglia della tabaccheria che si trova proprio all’angolo”, racconta Moretti, responsabile in città delle associazioni Azzurro per la libertà e Aia-osservatorio antimafia d’inchiesta. “Stavo uscendo dalla pasticceria Pannamore insieme a mia figlia, quando ho sentito delle urla. Una voce femminile gridava forte: Aiuto, aiuto! Proveniva dal portone del palazzo di fronte, quello con le pareti a mattoncini e le sagome colorate disegnate sulla facciata. Dopo aver messo al sicuro mia figlia, mi sono precipitato sul posto. La porta si è aperta e sono uscite due persone. Due uomini in felpa e jeans, robusti e con i capelli corti. Ho provato ad afferrarli, ma non ci sono riuscito. A quel punto, ho soccorso la ragazza. Era completamente sotto shock. L’avevano aggredita, immobilizzata. Le avevano tappato la bocca per evitare che urlasse mentre le strappavano la borsetta. Sono arrivati anche i suoi familiari. Loro mi hanno raccontato tutto perché lei era talmente terrorizzata da non riuscire neanche a parlare”. La vittima è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale San Pio da Pietrelcina. Indagano i carabinieri, che visioneranno i filmati della videosorveglianza degli esercizi commerciali della zona.
“Ho il mio studio proprio a una ventina di metri da qui”, racconta Moretti, che svolge la professione di perito infortunistico. “Non è la prima volta che in questa zona si verificano furti e rapine. La scorsa estate i ladri hanno provato a entrare proprio in questa tabaccheria, forzando le inferriate, ma non ci sono riusciti. E’ il momento di dire basta. A Vasto c’è troppa criminalità. Il prefetto di Chieti ha promesso rinforzi. Li stiamo aspettando. Sono necessari e mi auguro arrivino al più presto, altrimenti non sarà facile fronteggiare questa escalation di reati contro il patrimonio e le persone. Questa città, che una volta era tranquilla, ora è a rischio. Dobbiamo alzare i i livelli di guardia, altrimenti questa situazione non potrà che peggiorare. Vasto ha bisogno di una postazione del Nucleo prevenzione crimine. Questa sera stessa ho chiamato personalmente il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, pregandolo di intervenire sull’argomento”.