Dal Comitato cittadino per la tutela del territorio riceviamo e pubblichiamo un comunicato relativo alla questione Biomasse. “Tanto tempo è trascorso dalla vivace discussione, tutta interna alla maggioranza che amministra Vasto, sul ricorso al Consiglio di Stato dopo la Sentenza del TAR, che validando l’Autorizzazione regionale ha di fatto aperta la strada alla possibile costruzione della Centrale a Biomasse a Punta Penna ad opera della Istonia Energy.
Precisazioni di contrari al ricorso, dichiarazioni di favorevoli (con “minacce” di dimissioni degli Assessori di SEL, IDV e RC), incontri conviviali di lavoro e poi la grande trovata: facciamo decidere all’Avvocatura comunale. Quindi solo silenziosa attesa di comunicazione pubblica. Il tempo però passa e chissà se qualcuno dei tanti discorrenti sa che fra pochi giorni scadono i termini per il ricorso? E’ pronto? E’ stato inoltrato? I 7000 cittadini che hanno firmato la petizione del Comitato gradirebbero essere informati. Anche se all’ultimo auspichiamo che il Comune di Vasto proceda con il Ricorso al Consiglio di Stato, in quanto il WWF, che gentilmente e coraggiosamente ha rappresentato la volontà di questo Comitato, non ritiene corretto dover procedere da solo, con spese ancora non coperte del tutto nonostante le promesse, ed è pronto solo per una partecipazione ad adiuvandum.
Allora ricapitoliamo velocemente per noi e per quanti si fossero persi dei passaggi.
Procedimenti attivi a Punta Penna:
– Impianto a Biomasse della Istonia Energy: oltre al Ricorso di cui abbiamo detto, l’Impianto è ancora fermo per l’Ordinanza del Sindaco, vorremmo sapere: a che punto si trovano gli importanti accertamenti relativi al Sito potenzialmente inquinato? Pratica chiusa o lavori in itinere?
– Progetto RECOGEN della Puccioni: al di là della corale indignazione verbale, quali atti concreti ha prodotto la “Politica” tutta affinché la Commissione VIA assumesse un comportamento ben diverso da quello finora tenuto? Leggere che un Progetto viene definitivamente bocciato per poi essere approvato -pochi giorni dopo- dalla stessa Commissione, con prescrizioni e verifiche che dovranno fare altri (Conferenza dei Servizi AIA), lascia increduli e meriterebbe i dovuti approfondimenti in tutte le sedi.
Pari stupore nasce nel prendere atto che la Commissione non ha ritenuto di interesse quanto osservato dal Comitato ed Associazioni, in particolare riguardo alla necessità di valutare la VIA per almeno un’area prossima, dove coesistono diversi Impianti a rischio che -in caso di incidente- potrebbero indurre un pericoloso effetto domino. Non si è nemmeno tenuto conto dell’insediamento Puccioni esistente, “internamente” al quale si realizzerà il nuovo impianto.
Ancora, lascia perplessi che per l’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA) di RECOGEN si è tenuta il 18.09.12 una prima Conferenza dei Servizi (che sembra essere la sola portata avanti contestualmente dai due Servizi regionali, cioè Energia…e Rifiuti…) distinta dal Procedimento, probabilmente attivato, relativo al rinnovo AIA della Ditta Puccioni (Autorizzazione N. 08 del 09.06.06, quindi teoricamente già scaduta). Inoltre, i tre Procedimenti proseguono parimenti separati da quello già attivo riguardante il grosso Impianto a Biomasse della Puccioni (con prima Conferenza dei Servizi tenuta a settembre dell’anno passato), sempre insistente nel perimetro aziendale. Nel frattempo, altro distinto Procedimento (partito nientemeno nel 2005) ha riguardato la Concessione alla Puccioni per prelevare acque dal bacino idrografico del T. Lebba. Tutto si è favorevolmente concluso, malgrado le importanti osservazioni del WWF e del comune di Vasto, nella Conferenza dei Servizi del 5 settembre 2012 tenuta presso il Servizio Acque Pubbliche della Provincia di Chieti.
Insomma, si assiste ad uno “spacchettamento” di procedimenti che necessitano invece una valutazione a corpo.
Si ritiene indispensabile un attento e concreto interessamento della Politica – ma non solo – anche perché si procede verso nuove autorizzazioni senza, probabilmente, avere alcun chiarimento sui rischi, sulle esalazioni moleste presenti a Punta Penna, sul tenore delle emissioni dirette e diffuse degli insediamenti produttivi, sulla reale condizione della qualità dell’aria e sulle ripercussioni riguardanti le biocenosi acquatiche ed ornitiche oltre che i cittadini ed i bagnanti. Merita ricordare che la “spiaggetta” di Punta Penna è sito doppiamente protetto, detiene la Bandiera Blu ed è il più formidabile richiamo turistico del nostro litorale.
– Procedimento Vastocem ovvero “…impianto di insacchettamento di cemento sfuso…e macinazione di inerti.”: la Conferenza dei Servizi, tenutasi il 27 aprile 2012 presso il Servizio Tecnico Ambiente della Provincia di Chieti, si è chiusa con un rimando ad altro incontro ove verificare il rispetto delle osservazioni e delle integrazioni nonché prendere atto del Parere che verrà elaborato dall’ARTA, assente alla Conferenza (convocata il 27.02.2012) in quanto “a causa dei molteplici impegni di lavoro non è stato possibile procedere alla istruttoria ed alla valutazione tecnica della pratica”. Nell’ambito della discussione della Conferenza è emersa la necessità che, nelle more, si sarebbero dovute effettuare diverse verifiche. Ebbene, si chiede se sono stati attivati i previsti controlli di merito, anche perché semplici cittadini hanno notato che spesso presso il sito sussisteva una intensa attività. Probabilmente non vi è nulla di cui preoccuparsi, ma gli impegni pubblici si assolvono a tempo debito e non posteriori.
Si sollecitano quindi chiarimenti. Tutto quanto sopra per utile informazione e ricordo”.