Hanno approfittato del convegno di sabato scorso per dare un colpo d’acceleratore alla raccolta di firme. Gli avvocati stringono i tempi. In ballo c’è il salvataggio del Tribunale di Vasto. Ma l’iniziativa non è isolata. Nessuno guarderà solo al proprio orticello. Ora gli Ordini forensi delle piccole sedi giudiziarie sono uniti contro la chiusura dei palazzi di giustizia minori.
“La raccolta di firme procede contemporaneamente in tutte le 37 città di cui è stata decretata la sopressione”, spiega l’avvocato Vittorio Melone. “L’obiettivo delle 50mila firme necessarie per proporre un disegno di legge popolare finalizzato a evitare la chiusura dei Tribunali subprovinciali è facilmente raggiungibile, se si pensa che solo a Vasto ci sono 400 avvocati. Basta che ognuno si impegni a raccogliere un po’ di sottoscrizioni per contribuire a questa battaglia comune. Solo in Abruzzo, dove sono a rischio le sedi di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, si può raggiungere l’obiettivo delle 50mila firme. Fare fronte comune con tutte le altre città che devono affrontare lo stesso problema significa alzare l’asticella. Se tutti insieme riusciamo a portare in Parlamento un milione di firme, a quel punto il Governo e i politici non potranno non tenerne conto”.