Deve rimanere agli arresti domiciliari P.R., l’impiegato 53enne delle Poste accusato del furto di 15mila euro dalla cassaforte dell’ufficio postale di Via Giulio Cesare. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, rigettando la richiesta di remissione in libertà presentata dagli avvocati Giuseppe Ciccarelli e Giovanni Cerella.
“Gli inquirenti devono ancora compiere ulteriori indagini. Per questo il giudice ha respinto la nostra istanza. L’impiegato si è dichiarato innocente: non è stato lui a rubare i soldi”, dice Cerella. “Presenteremo ricorso al Tribunale del riesame dell’Aquila. Se è vero che, in base a quanto detto dal nostro assistito al magistrato, sono necessarie altre verifiche, non riteniamo opportuno un ulteriore prolungamento della misura restrittiva. Per questo, ci rivolgeremo al Tribunale del riesame dell’Aquila”.
Dall’11 ottobre l’uomo di trova agli arresti domiciliari, dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore capo, Francesco Prete.